Franco Tatò: "Fallimento evitabile, c'era l'interesse di un grande operatore"

Un fallimento "evitabile" decretato con una decisione "affrettata". Franco Tatò, liquidatore de I Viaggi del Ventaglio, affida alle pagine del Sole 24 Ore il primo commento alla sentenza del Tribunale di Milano. "La nostra proposta non l'hanno voluta nemmeno leggere" accusa Tatò nell'intervista al quotidiano finanziario, rivelando che l'azienda aveva appena ricevuto la disponibilità da un grande operatore del settore "a sottoscrivere un aumento di capitale da 50 milioni, operazione quest'ultima che avrebbe dato vita al più grande player nazionale nel turismo". In merito alle accuse legate all'operazione immobiliare legata alla dominicana 'La Rosa de Bayahibe', controllata da Ventaglio International, amministrata dai liquidatori, Tatò smentisce qualsiasi vendita: "Ventaglio International è fuori dal concordato - evidenzia Tatò - perché è in bonis, ma è proprietaria di una serie di asset imobiliari problematici". Nell'intervista a Il Sole 24 Ore il liquidatore parla anche di Bruno Colombo: "In questi mesi non ha avuto alcun ruolo in azienda - dice -. Se avesse svolto ruoli a nostra insaputa sui contorni di questa vicenda non so e se avessero una rilevanza provvederei a comunicarlo".

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