![Foschi, Costa: "Calo delle vendite inevitabile"](http://www.ttgitalia.com/binrepository/176x132/22c0/132d132/none/363887196/JCYX/2012_02_1975_63079_P1010005_1_95348_TG83789_MG471972222.jpg "Foschi, Costa: "Calo delle vendite inevitabile"")
Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una nuova politica per gestire l'emergenza. Questo l'imperativo categorico dell'industria crocieristica dopo il disastro della Costa Concordia, che ha richiamato il settore alla necessità di una completa revisione operativa delle procedure di sicurezza.
Un imperativo che ha trovato risposta nelle linee programmatiche presentate dalla Lines International Association (Clia), l'European Cruise Council (Ecc) e il Passenger Shipping Association (Psa), con il supporto delle compagnie associate. Il punto nodale, che supera le vigenti prescrizioni di legge, consiste nello stabilire un'adunata obbligatoria per un'esercitazione d'emergenza di tutti i passeggeri a bordo prima che la nave salpi dal porto. Identificata la procedura, ad applicare la nuova normativa dovranno provvedere l'International Maritime Organisation, l'Unione europea e altre autorità governative.
La Clia, basata in Florida, è la più grande organizzazione mondiale dell'industria crocieristica, composta da 26 membri tra cui Costa, Royal Caribbean, Silversea e Disney Cruise Line.
La Psa, invece, è l'associazione trade per l'industria crocieristica, basata in Gran Bretagna, che annovera tra le sue fila Costa, Carnival Uk, Thomson Cruises, P&O Ferries e Stena Line. Infine l'Ecc, che rappresenta le maggiori compagnie di crociera europee e ha 30 membri del settore e 34 membri associati.
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