Da Torino alla CapitaleIl percorso di Broccoli

Il cappellino della Fortitudo Bologna sul sedile e il pacchetto di sigarette in tasca. Bolognese, “di quelli convinti”, che ora si sta innamorando della Capitale, dopo quasi vent’anni passati nelle terre piemontesi. Massimo Broccoli, 47 anni, è senza ombra di dubbio il vero colpo del calciomercato 2012 del turismo.

Dopo la fine della reggenza Winteler-Prete in Alpitour, Broccoli ha iniziato a pensare che era giunto il momento di cambiare aria, magari cercando nuovi stimoli e un perimetro di movimento diverso. Così ha preso il via la trattativa con la famiglia Pompili, che ha subito colto al volo la possibilità di prendersi in squadra un manager di forte esperienza. Pochi incontri per capire che poteva nascere qualcosa e la firma sul contratto per guidare l’area commerciale di Veratour.

Broccoli, lasciare il leader di mercato non è stato facile...
Vero, ma respirare aria nuova mi affascinava.

Venti anni con la maglia di Alpitour?
Dunque, mi lasci fare due conti. Sono entrato in azienda nel maggio dell’82 quindi sono venti giusti. Tanti anni, ma un’esperienza unica.

Era giunto il momento di cercare nuovi stimoli?
Il mercato è in calo e bisogna cambiare per reggere. Veratour vuole cambiare e per questo ci siamo trovati immediatamente.

Le ultime stagioni sono state massacranti sotto ogni punto di vista?
Direi proprio di sì. Anni difficili per tutti: produttori e distributori.

Eppure i conti di Alpitour hanno retto alla crisi.
Ho imparato tantissimo dalla gestione Alpi di Winteler e Prete. Due caratteri completamente diversi ma capaci di spingere la macchina ad alta velocità.

Arrivata qualche telefonata?
D.J. Winteler ha chiamato subito dopo che è uscita la notizia. Mi ha fatto veramente piacere.

Ora siamo nell’era di Gabriele Burgio?
Faccio un grande in bocca al lupo a tutti. In quell’azienda ho ancora molti amici. A proposito…

Dica...
Un messaggio particolare per Bruna Gallo che è stato nominata direttore vendite in Alpitour. Ci conosciamo da tanto tempo e sono certo che farà bene.

Cosa diranno i suoi due amici…
Si riferisce a Sergio Testi e Pier Ezhaya? Sono molto legato a loro perché abbiamo fatto insieme tante battaglie. Due professionisti veri e due amici, per davvero.

Ora passa dal grande gruppo alla gestione famigliare di Veratour. Preoccupato?
Direi proprio di no. Guardi che la famiglia Pompili in fatto di controllo di gestione non scherza affatto.

Acquisti mirati e voli charter senza esagerare?
Ecco, in fasi di mercato così complesse l’attenzione al business di Carlo e Stefano Pompili è una sicurezza.

È vero che vive in albergo?
Sempre, in questo caso a due passi dalla sede di Veratour. Più comodo di così. Anche a Torino vivevo a due passi da Alpi. Una comodità e non solo.

Moglie e casa restano a Bologna?
Certo, e sono fortunato perché mia moglie è molto paziente.

Ancora una curiosità. Caffè e sigarette sempre a livelli da record?
Sul caffè sono passato al decaffeinato e le sigarette sono diminuite del 50 per cento. Vede che è una stagione di grandi cambiamenti?

Torniamo al mercato. Lo sa che tutti attendono le sue mosse?
Ma non credo, non mi piace fare il protagonista. L’azienda deve andare avanti e lo sta facendo bene.

Di questi tempi crescere mi pare difficile…
Come prima cosa bisogna cercare di fare prodotti capaci di rispondere alla domanda.

Forse non conviene prima riportare i clienti agenzia?
Sicuramente e ci stiamo lavorando. Bisogna attivare bene il dialogo tra t.o e dettaglianti.

Un cavallo di battaglia della famiglia Pompili...
Infatti i risultati si vedono, se in questa fase di mercato viaggiamo con vendite in aumento del 6 per cento rispetto al 2011.

Con un occhio di riguardo alle vendite nel Nord Italia...
Veratour può e deve crescere nel Centro-Nord. Penso a città come Milano, Bologna, Verona e Bergamo.

Recuperando terreno anche sui crocieristi?
Le compagnie negli ultimi 5 anni hanno fatto un bel percorso al fianco delle agenzie. Bisogna copiare chi lavora bene.

Anche se ora faticano?
Qualche stagione di assestamento mi pare doverosa dopo certe crescite. Noi invece dobbiamo proseguire negli investimenti per cogliere gli spazi di rilancio del settore.

Sempre senza esagerare, come insegna il presidente Carlo?
Investimenti mirati. Poche aziende vantano un bilancio così sano.

Questa sarà la stagione del rilancio per Egitto e Tunisia?
Speriamo che il risveglio delle vendite su queste aree si confermi. Mentre la Grecia soffre pesantemente.

E porte aperte al last minute?
Tra poco ci siamo.

Ormai vale tutto l’anno.
Veratour vende il 70 per cento in advance  e questo permette di avere marginalità a fine esercizio.

Quest’anno sarà dura...
Bisogna pianificare bene il sottodata per non andare sotto la linea di galleggiamento.

Tocca a lei tenere duro.
La proprietà mi ha dato grande fiducia e libertà di azione. Il clima interno è ottimo e si lavora con entusiasmo. Vedrà che faremo una bella stagione.

Una parola per definire il presidente Carlo?
Entusiasta. Mi lasci anche dire che lavora sempre con il sorriso. Oggi fa la differenza.

E il nuovo d.g. Stefano?
Gentile, una bella persona che conosce il mercato.

Sempre appassionato di basket?
Ho giocato una vita e mi manca. Insomma è l’età. Ora sono solo tifoso.

Fortitudo Bologna?
Rigorosamente Fortitudo. Ci tengo a tifare per i più deboli. Quando vinci è troppo bello.

twitter @removangelista

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