Value oltre MareveroLe ambizioni di Sergnese

La primavera di Pino Sergnese. Il presidente di Value Holding è uno che non si accontenta.

Da tempo accarezza il sogno di fare un gruppo turistico in grado di spaziare su tutto il fronte. Per questo gli addetti ai lavori lo segnalano attivo su più trattative, perché segue le Olta (un tempo è stato anche azionista di Yalla Yalla), qualche tour operator in difficoltà e il mondo delle agenzie. La vecchia e cara adv piace sempre di più al manager con un passato nell’Air Europe di Lupo Rattazzi.

Così negli ultimi mesi ha intrecciato una serie di incontri per portare all’interno del gruppo un network di piccole dimensioni ma di buone performance come Liberi Tutti. Gruppetto di adv ora guidato da Alberto Peroglio Longhin, ex direttore commerciale di Alpitour e ora molto vicino a Oscar Farinetti, proprietario di Eataly con una serie di nuovi progetti che iniziano a transitare anche nel mondo del turismo.

L’acquisizione di Marevero nel giugno dello scorso anno è stato il nostro punto di partenza. Non nascondo che stiamo valutando altre opportunità – dice Sergnese –. Pensiamo di entrare con una quota di minoranza in una società italiana che lavora nel comparto. Puntiamo a creare una partnership forte sia societaria sia commerciale. Le trattative sono in fase avanzata e speriamo di poter annunciare al più presto l’operazione”.

Il presidente ha incontrato la stampa a Milano in compagnia del vicepresidente Marco Bocchieri e del nuovo direttore generale (per l’area turismo di Value) Ramon Parisi. Quest’ultimo dovrà rilanciare l’azione sul fronte del prodotto sia con la sua creatura AriaViaggi (entrata da poco nel perimetro Value) sia con Marevero. “Siamo riconosciuti come villaggisti e dobbiamo ampliare il nostro raggio d’azione cercando di sviluppare l’attività nel Sud Italia”, ha sottolineato Parisi.

Per Sergnese si tratta anche di allargare il bacino di agenzie di viaggi clienti, “visto che oggi lavoriamo con 3.200 punti vendita ma contiamo al più presto di alzare l’asticella. Vogliamo comunicare il brand e per questo non ci rivolgiamo solo ai network ma anche ai punti vendita indipendenti che in molti casi sono dei grandi venditori”.

Sergnese rispondendo poi ad una parte della distribuzione che si aspettava di vedere Marevero più attiva e aggressiva sul mercato spiega che: “Rispetto alla vecchia gestione di Marevero abbiamo messo in campo più prodotto per inverno ed estate 2013. Mi pare una buona risposta e le vendite ci stanno premiando con un aumento del 20 per cento dei ricavi”.

Twitter @removangelista

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