Veratour traccia la rotta, via possibile per i t.o.

Costretti a correre senza pause. Veratour manda in archivio un inverno positivo (+5 per cento) e brinda al risultato con una nota che evidenzia anche un aumento del 9 per cento del portafoglio prenotazioni per l'estate.

Nulla di nuovo visto che parliamo di un brand in crescita, ma questa comunicazione merita una riflessione. Da qualche stagione a questa parte tra gli addetti ai lavori è tutta una rincorsa a citare meriti e risultati del tour operator della famiglia Pompili. Quest'ultima non ha mai fatto annunci roboanti e promesso di sfidare il mondo. Semplicemente quelli di Veratour sono cresciuti con moderazione e giudizio e dallo scorso anno hanno rinsaldato le fila portando in azienda Massimo Broccoli, uno che conosce bene il mondo delle vendite.

Ora, dopo aver riconosciuto i meriti di Carlo e Stefano Pompili, rimane da capire chi nei prossimi mesi sarà capace di tirare fuori dal cilindro qualche risultato positivo o almeno un guizzo comunicativo. In casa Alpitour hanno manager di peso e valore come Ezhaya e Stradiotti, ma l'impressione è che si faccia una gran fatica a uscire fuori da questa fase non certo brillante. Alpi dovrebbe guidare è il solito vecchio refrain. Ma complice la crisi economica e il riassetto aziendale fatica a imporsi. Il presidente Gabriele Burgio in alcune uscite pubbliche ha spiegato che il suo è un piano a lunga gittata, ma se non si lavora anche e soprattutto sull'immediato si rischia.

Si potrebbe poi fare un elenco abbastanza lungo di altri operatori che in qualche modo stanno cercando di ritrovare il sentiero della crescita. Qualcuno preferisce restare ai margini e comunica poco e male, qualche altro lo farà nei prossimi giorni perché non si arrende. Serve innovazione e vicinanza. Vicinanza con la distribuzione che malgrado tutto dispone ancora di un battaglione di agenzie di viaggi capaci di attirare il cliente finale dentro il negozio. Magari proponendo cataloghi e viaggi dei tour operator che ancora rischiano e sono orgogliosi della loro programmazione.

Non è facile ma bisogna provarci, così la finiranno tutti di citare solo Veratour come esempio e il signor Carlo potrà tornare dietro le quinte come piace a lui. In giro non mancano le buone aziende. Serve un sussulto d'orgoglio, qualcosa che riaccenda lo spirito.

Twitter @removangelista

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