Colombo, Chianello & CoLa grande festa di Uvet

Passato e futuro, vecchie glorie e nomi emergenti. L'inaugurazione della nuova sede di Uvet a Milano (nella centralissima Bastioni di Porta Volta) è stata l'occasione per una 'sfilata' di molti dei nomi 'che contano' del turismo. Personaggi che hanno fatto la storia. O che sperano di farla.

A fare da maestro di cerimonie, il presidente di Uvet Luca Patané. Battuta pronta, mai senza la risposta giusta, mostra orgoglioso i locali in cui l'azienda è approdata da circa 2 settimane. Lui ha guidato il Gruppo nello sviluppo degli ultimi anni (con una serie di acquisizioni leisure, da Itn a Travel Company): evidenzia il lavoro di tutti i suoi collaboratori, ma non nega i risultati raggiunti da Uvet sotto la sua gestione.

Tra i corridoi dei 3 piani coinvolti nell'opening, ieri sera, poteva capitare di sentire la voce inconfondibile di Bruno Colombo. Inutile, per chi lo conosce, precisare con che abito si sia presentato; per gli altri, basta sapere che, anche a distanza di qualche anno, Colombo non ha abbandonato il suo gessato. Sigaro in bocca, il Bruno più famoso del tour operating parla di mercato, commenta le vicende più recenti e non si nega a nessuno, come del resto ha sempre fatto anche negli anni di militanza attiva. Insieme a lui, anche il figlio Stefano, altro volto più che conosciuto nell'ambiente. Meno 'pirotecnico' del padre, forse, ma ugualmente in grado di muoversi nei meandri del mercato.

Non poteva mancare una rappresentanza dell'avversario storico di Colombo, Alpitour. Nella nuova sede di Uvet c'è spazio anche per Bruna Gallo, con la sua capacità di apparire sempre a proprio agio e di non passare mai inosservata (regola fondamentale, per chi si occupa della sfera commerciale).

Intanto, compare anche un altro personaggio noto: Fabrizio Chianello, figlio di quel Pasquale che creò dal nulla l'impero Cisalpina, poi passato in altre mani. Arriva in Bastioni di Porta Volta 10 insieme a Ezio Birondi, altro nome che ha fatto la fortuna di Cisalpina un tempo. La coppia da qualche hanno ha lasciato il proprio marchio su Last Minute Tour, guidandone la crescita fino ad oggi. Un tandem di professionisti più che conosciuti, in grado di stringere mani e riconoscere volti come pochi altri.

Il passato e il futuro: se fa un lato sono comparsi padre e figlio Colombo, dall'altro ha preso parte all'evento anche la coppia Giuseppe Sergnese-Marco Bocchieri, alla guida di Value Holding e quindi di Marevero. Il legame che unisce i nomi di Colombo, Bocchieri e Sergnese è indiretto, ma chiaro: Marevero, ora nelle mani di Value, nacque sotto la guida dell'ex Ventaglio Renato Scaffidi. Altro nome determinante per Marevero è quello di Massimo Passalacqua, manager di esperienza e nipote di Bruno Colombo.

Non poteva mancare all'appello Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Valtur che è sempre rimasto in prima fila, senza mai nascondersi, anche nelle ore e nei momenti più difficili. Ancora una volta, proprio nel mezzo della bufera su una gara vinta senza vincitori (l'offerta di Orovacanze, infatti, non ha ancora ricevuto l'avallo del Ministero dello Sviluppo economico), non si nega, difendendo con la propria presenza il ruolo dello storico tour operator nel panorama turistico italiano.

Anche un altro operatore che sta attraversando un periodo complesso non ha fatto mancare la sua voce: a rappresentare Hotelplan, Roberto Franchi, oggi come oggi uno dei volti più 'storici' dell'azienda.

Poca voglia di piangersi addosso, tanto desiderio di incontrarsi, ferma intenzione di andare avanti. La nuova sede di Uvet (investimento non da poco, con i suoi 12 milioni) è stata anche l'occasione per mandare un messaggio a tutto il mercato: investire si può. E, probabilmente, si deve.

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