Club Med:gli azionisti ci credono

Il Club Med ridisegna il suo assetto societario.

I due principali shareholder, Axa private equity e Fosun pronti a formalizzare, nella mattinata di oggi, un'opa amichevole che porterà il fondo francese e il conglomerato cinese ad avere entrambi il 46 per cento delle quote del Tridente.  

Nell'operazione saranno coinvolti anche i manager del gruppo, con l'8 per cento delle azioni acquistate direttamente dalla dirigenza del Med. Una decisione che Henri Giscard d'Estaing, chairman e ceo del Tridente, spiega in prima persona ai dipendenti del Gruppo, impugnando la penna e scrivendo una nota interna.

Il ceo definisce la manovra finanziaria come "una decisione strategica in grado di anticipare i cambiamenti del mondo in generale e del turismo in particolare". Oltre alla conferma del supporto francese di Axa, Giscard d'Estaing non lesina ringraziamenti per il forte interesse dell'azionista cinese.

"È una grande opportunità per il Med, che ha stabilito una base commerciale in Cina dieci anni fa e aperto il primo villaggio nel Paese nel 2011, di alzare il presidio su questo importante e crescente mercato".

Le asticelle del Med sono fissate molto in alto sul bacino del Dragone. "L'obiettivo è di raggiungere i 200mila clienti alla fine del 2015 - prosegue il ceo -, di aprire cinque villaggi, tre dei quali pronti entro la fine di quest'anno e di arrivare così fare della Cina il secondo mercato per il Med".

La virata nel Far East del Tridente non vuole però trascurare i mercati del Vecchio Continente, anche se il ceo confessa che "sin dal 2004 abbiamo attraversato momenti di difficoltà nel nostro percorso e, in questa fase, non si può non rilevare una sofferenza dei mercati turistici europei e di quello francese in particolare".

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