I sessanta giorni che cambiarono Costa

A un anno preciso dall'ascesa al trono di Michael Thamm, anche Gianni Onorato esce dal vertice Costa Crociere lasciando vuota, per il momento, la poltrona di direttore generale.

L'uomo di fiducia dell'ex presidente e a.d. Pierluigi Foschi si aggiunge all'elenco di manager che in 60 giorni hanno cambiato l'assetto della società. Da Carlo Schiavon, rientrato al quartier generale genovese dopo un doppio compito in altri t.o., al cambio di mansione di Andrea Tavella, passato al trade business development, a Mina Piccinini, che ha preso il posto di Fabrizia Greppi, che ha guidato la comunicazione corporate durante il 'regno' Foschi, a Alessandro Centrone, che ha lasciato le risorse umane, tutte le sostituzioni fanno capire che la governance dell'azienda sta cambiando radicalmente.

Nella sua lunga carriera in Costa Crociere, di cui è diventato d.g. nel 2004, Onorato ha contribuito in maniera determinante alla costruzione di una rete internazionale di porti e navi che ha fatto della società un gigante del comparto.

La sua capacità di trattare con autorità e governi locali, il suo senso degli affari lo avevano reso importante per Foschi, che a Gianni Onorato affidava compiti di fiducia per l'espansione e lo sviluppo nel mondo.

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