T.o. nel mirino dei risarcimenti, aumentano le cause legali

Aumentano le richieste di risarcimento nel settore del turismo, e i t.o. sono i primi bersagli.

È quanto evidenzia Prontoprofessionista.it, portale web del network di 500 studi legali in Italia che ha realizzato un’indagine su quante e quali sono le cause portate avanti durante le vacanze.

Dallo studio risulta che, negli ultimi cinque anni, l'incremento delle richieste è stato del 18,5 per cento, il 78 per cento delle quali causate da sostanziali differenze tra le informazioni sui cataloghi e la loro effettiva presenza: dalla mancanza di servizi essenziali a condizioni igieniche precarie della struttura ricettiva, dalla spiaggia non praticabile ai disagi aerei.

"I tour operator sono i soggetti più colpiti - sottolinea Prontoprofessionista.it - e dai quali è più probabile riuscire a ottenere rimborsi, viceversa accade per le compagnie aeree".

Le richieste di risarcimento in caso di infortunio durante il soggiorno, causato da strutture decadenti e non sicure, rappresentano, come aggiunge la ricerca, una quota del 12 per cento. Rare, invece, le richieste per lo smarrimento bagagli, pari allo 0,5 per cento.

Le località più tartassate sono la Sardegna/Costa Smeralda e la Calabria, mentre le aree più virtuose sono la Costiera Amalfitana e la Liguria. Al primo posto per efficienza la costiera adriatica, con Rimini e Riccione tra le città che offrono i migliori servizi turistici.

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