L'aeroporto di Caracas introduce una tassa sull'aria

Dopo la tassa d'imbarco o quella sul carburante arriva anche il supplemento per l'aria che si respira.

A introdurlo è stato l'aeroporto internazionale di Caracas, il Maiquetía 'Símon Bólivar', dove dal primo luglio i passeggeri che arrivano al terminal partenze devono pagare 127 bolivar - circa 15 euro - per l'aria che respirano.

Questo il costo di un sistema di aerazione innovativo, indica in un comunicato stampa il ministero dei Trasporti, che, "primo in Sudamerica e area caraibica", permette tramite un processo di ozonizzazione dell'aria di "eliminare i contaminanti dell'ambiente e proteggere la salute" dei viaggiatori.

Oltre a scatenare commenti ironici sui social network, il provvedimento rischia però di infliggere un ulteriore colpo all'economia dei viaggi del Paese, già colpita dalla crisi economica e dal progressivo disimpegno delle maggiori compagnie internazionali che, da Lufthansa ad Alitalia, hanno ridotto i collegamenti sul Venezuela per l'obbligo imposto dal Governo di vendere i biglietti nella valuta locale.

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