Risarcimenti:gli italiani perdono 380 milioni

Ogni anno oltre 960mila viaggiatori italiani non reclamano più di 380 milioni di euro a titolo di risarcimento per ritardi, overbooking e cancellazioni dei voli.

È quanto riportano le stime di flightright.it, il portale online dedicato ai risarcimenti dei passeggeri del trasporto aereo che ha analizzato l'andamento degli oltre 1,7 milioni di voli che atterrano e decollano ogni anno dagli aeroporti italiani.

Solo alcuni dei nostri connazionali conoscono il funzionamento dei risarcimenti. Per questo flightright in una nota ricorda che “secondo quanto previsto dal diritto comunitario, le compagnie aeree sono tenute a corrispondere ai passeggeri una compensazione pecuniaria laddove i voli subiscano un ritardo superiore alle tre ore e in tutti i casi di cancellazione e di overbooking”. La nota, inoltre, sottolinea, che i passeggeri hanno fino a 18 mesi di tempo per chiedere un risarcimento se la destinazione è in Europa e 12 mesi se la località si trova al di fuori dei confini europei.

“Nonostante i passeggeri siano sempre più consapevoli dei propri diritti, stimiamo che quasi un milione di italiani non abbia richiesto risarcimenti per i danni subiti nell’ultimo anno – commenta Marek Janetzke, managing director di flightright.- Tre ore di ritardo sono sufficienti per poter richiedere un indennizzo e c’è tempo fino a 18 mesi per esercitare il diritto”.

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