L'attacco di Ryanair al business travel

Con l’annuncio del prodotto dedicato al business travel di Ryanair, le low cost gettano la maschera ed escono ufficialmente allo scoperto andando ad erodere un mercato ad ampio margine che, tradizionalmente, era ben stretto nelle mani dei vettori tradizionali.

Nell’offerta di Ryanair per il bt non ci sono innovazioni che vadano oltre un trattamento classico da vettore legacy:  ai viaggiatori d’affari la compagnia irlandese offre la flessibilità sul cambio del biglietto, il bagaglio da 20 chilogrammi, l'imbarco prioritario e i posti premium. Quello che colpisce è la platea a cui si rivolge il vettore. Secondo il chief marketing officer della compagnia, Kenny Jacobs, il traffico business rappresenta ormai il 25 per cento della clientela del vettore.

Numeri simili a quelli annunciati, qualche mese fa, da easyjet, che calcola lo share del business travel sul suo traffico al 20 per cento, con 12 milioni di pax. La stessa easyJet, infatti, già da tempo sta percorrendo la strada di attacco verso il bt, portando i suoi aerei sugli scali principali dei diversi Paesi, proprio per favorire i collegamenti point to point che sono i più richiesti da chi viaggi aper lavoro.

In attesa che altre low fare percorrano la stessa strada di Ryanair e easyJet, il dato è evidente: ormai non esistono più riserve di caccia per nessuno.

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