Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un quarto di pagina comparso oggi sui principali quotidiani nazionali, un altro segnale del nuovo corso.
Alitalia e Etihad hanno annunciato l’avvio di un programma di formazione professionale “progettati con l’intento di formare futuri leader di trasporto aereo e mostrare al mondo il meglio dell’Italia”. Un’operazione da cui traspare una doppia valenza: da un lato l’immagine dell’azienda, dall’altro l’avvio di un progetto che guarda a lungo termine.
Tre i percorsi proposti da Az-Etihad: il primo riguarda gli allievi pilota con un training da 30 mesi volti ad ottenere la licenza di pilota commerciale e Aptl Frozen; il secondo, di due anni, è rivolto agli ingegneri e consente di acquisire le competenze tecniche per avviare una carriera nel trasporto aereo; l’ultimo, rivolto ai laureati, si terrà invece ad Abu Dhabi a carico di Etihad e consentiranno di conseguire le competenze per svolgere ruoli manageriali nel settore.
Da parte delle due compagnie anche la specifica che i percorsi “non comportano alcun impegno di assunzione da parte di nessuna delle due società”.