Rivoluzione a Linate, sale la protesta dei vettori esteri

È prevista per il prossimo lunedì la firma del tanto atteso decreto che cambierà le regole dei voli a Linate. Richiesto con forza da Alitalia ed Etihad, è destinato però a incontrare la forte protesta dei competitor, in particolare quelli esteri.  

Il documento che il ministro del Trasporti Maurizio Lupi si accinge a siglare è innovativo rispetto al provvedimento del 2001 firmato Bersani, che stabiliva in 350mila passeggeri annui il numero minimo di viaggiatori per poter effettuare un volo al giorno. Cifra che, di fatto, costringeva i vettori a volare solo sulle capitali.

Il nuovo decreto, spiega il Corriere della Sera, non modificherà la capacità di Linate, fissata in 18 movimenti l'ora, ma consentirà alle compagnie aeree di volare anche su destinazioni diverse dalle capitali.

Un cambiamento chiesto da Etihad, che in questo modo potrà operare voli soprattutto su destinazioni tedesche diverse da Berlino, e che il ceo James Hogan ha posto come condizione essenziale per firmare definitivamente l'accordo di acquisizione del 49 per cento della nuova Alitalia.

Intanto, però, le altre compagnie aeree, in particolare quelle straniere, sono già sul piede di guerra: hanno infatti scritto all'Enac lamentando di non essere state interpellate dal ministro Lupi sui cambiamenti, come invece richiederebbe la procedura.

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