Le reazioni dei clienti: "C'è chi si rassegna e chi protesta"

C'è la persona che sorride sarcasticamente e quella che scuote la testa; qualcuno fa notare che i carburanti costano meno e altri accettano senza fiatare, perché già pronti all'evenienza. Sono molteplici le reazioni dei clienti di fronte alle richieste di adeguamento carburante che arrivano dai tour operator. In realtà, sono fortunatamente poche, anche perché la quotazione del greggio è ai minimi dal 2008.

"In questo periodo mi è capitato di chiedere il supplemento soltanto due volte - conferma Marco Rossi, addetto alle vendite della Bottego Viaggi a Parma -. I clienti non hanno gradito molto". Non si tratta comunque di adeguamenti così gravosi come quelli di qualche mese fa, quando per un viaggio a lungo raggio si arrivava anche a cifre a due zeri. "Adesso capita di ricevere richieste attorno ai 15-20 euro, non di più" fa sapere Melania Costigliola, co-titolare della Crispi Viaggi a Napoli.

Aggiunge Natale Fornello, addetto alle vendite della Tymora Viaggi a Reggio Calabria: "Quando sono solo 20 euro, ai clienti poco importa. Noi comunque spieghiamo come stanno le cose e di solito capiscono".

Daniele Marucco

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