Dopo Germanwingsecco cosa cambia per la sicurezza in volo

Più norme di sicurezza a tutela dei passeggeri a bordo. Dopo l’incidente dell’A320 Germanwings, precipitato lo scorso 25 marzo sulle Alpi francesi, arriva una stretta sul fronte sicurezza per tutte le compagnie aeree del Vecchio Continente.

L’accertamento del fatto che il disastro, che ha portato alla morte 150 persone, sia stato volontariamente causato dal co-pilota Andreas Lubitz e che la compagnia aerea fosse a conoscenza del suo stato di salute mentale ha aperto un fuoco incrociato sull’aerolinea e sulla gestione degli stessi equipaggi, oltre ad aver portato l’Easa, nei giorni scorsi, a reintrodurre la norma di due persone sempre presenti in cabina di pilotaggio.

L’Agenzia per la sicurezza aerea dell’Unione europea ha infatti diffuso la raccomandazione ai vettori affinché nel cockpit siano sempre presenti almeno due persone: questo significa che, in caso di assenza temporanea di comandante o co-pilota, uno degli assistenti di volo è obbligato a presenziare in cabina di pilotaggio a salvaguardia della sicurezza dei passeggeri.

La regola era già in vigore negli Stati Uniti dal 2001, a seguito degli attentati dell’11 settembre che portarono anche all’obbligo di blindare la porta della plancia di comando.

La raccomandazione, però, non è legalmente vincolante e non ha valore di legge per i vettori. Si tratta di una mossa d’urgenza, a cui potranno far seguito ulteriori provvedimenti; ma se disattesa da una compagnia, in alcuni Paesi potrebbe essere usata in Tribunale per ottenere una condanna del vettore inadempiente.

Perché la raccomandazione diventi legge potranno volerci ancora alcuni mesi, ma intanto sono diverse le aerolinee che hanno già messo in atto la norma. Prima ancora che l’Easa diffondesse la raccomandazione, Alitalia, easyJet e l’israeliana Arkya avevano anticipato questa decisione, ma a breve la regola verrà applicata anche dai vettori di casa Lufthansa, quindi Lh stessa, Germanwings, Austrian, Swiss Air e Brussels Airlines, oltre che da Thomas Cook, Norwegian Air ed Air Canada.

Intanto anche a livello nazionale l'Enac scende in campo per mettere a punto delle procedure di sicurezza più restrittive. Per domani, 1° aprile, è previsto un incontro tra Ente e vettori nazionali, aerei ed elicotteristici, finalizzato a tale scopo.

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