Vettori low cost, ecco la classifica dei cieli italiani

Se il 2014 è stato l'anno del sorpasso di Ryanair su Alitalia, il 2015 potrebbe regalarne un altro e di peso ancora più importante: quello delle low cost sulle compagnie tradizionali. Almeno per quanto riguarda il mercato italiano.

Il progressivo abbandono di numerose rotte domestiche e internazionali ha generato, in particolare lo scorso anno, una impressionante avanzata dei vettori no frills, sempre più in avanti nella classifica generale per numero di passeggeri e sempre più vicini a quel fatidico 50 per cento del mercato (45,81 lo share del 2014 secondo il rapporto Enac).

La top ten vede ovviamente Ryanair ed easyJet svettare su tutti, con quasi 40 milioni di pax trasportati in due (oltre 26 il primo, oltre 13 il secondo): praticamente il 60 per cento di tutto il mercato low cost della Penisola.

Ma dietro di loro gli 'emergenti' crescono in alcuni casi con tassi impressionanti: Vueling, ora al terzo posto, ha fatto segnare un incremento del 78,6 per cento (3,9 i milioni di pax) sorpassando Wizz Air, ora quarta nonostante il +8,4 per cento anno su anno. Quinto e sesto posto per le due tedesche, airberlin (unica low cost in calo) e Germanwings (+55 per cento), davanti a Volotea e Transavia, entrambi con incrementi intorno al 30 per cento. Chiudono la top ten easyJet Switzerland e Blue Air.

Ora si apre la partita dell'alta stagione estiva e i network messi in campo dai big del comparto low cost fanno pensare a una replica anche per il 2015. Basterebbe confermare anche solo in parte i tassi di incremento per arrivare al raggiungimento del 50 per cento del mercato italiano (e magari superarlo...).

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