Fee sui gds e taglio delle commissioni: Lufthansa corre da sola

Lufthansa non fa scuola. La scelta del colosso tedesco di penalizzate con una fee non indifferente i biglietti acquistati tramite gds, tagliando allo stesso tempo le commissioni, non riesce a trovare discepoli. E, oltre al muro della distribuzione internazionale, deve fare i conti anche con la mancanza di alleati tra le fila delle compagnie aeree.

Dopo le dichiarazioni di Lh, infatti, molti vettori si sono dimostrati freddi verso la scelta di intervenire in maniera così drastica nei confronti della distribuzione. Lasciando sostanzialmente sola la compagnia tedesca.

A parlare a nome dell’Ibar (Italian board airlines representatives) è il presidente Umberto Solimeno, anche direttore generale per l’Italia di Air Canada. Il manager, a margine di un convegno organizzato alla Luiss, ha parlato di scelta “legittima”, ma ha aggiunto: “È poco probabile che altre compagnie seguano la decisione presa all'interno di Lufthansa”.

Ancora più diretta Alitalia: “Non faremo come Lufthansa” hanno commentato, separatamente, sia il direttore commerciale Ariodante Valeri sia il ceo Silvano Cassano, durante la presentazione milanese della nuova livrea di Az. Non segue la scia di Lh nemmeno Air France: il direttore vendite per l’Italia Fabrice Coltelloni, durante la presentazione delle nuove poltrone lungo raggio, ha affermato: “Non è allo studio niente del genere nel nostro gruppo”. Anche perché “un’iniziativa commerciale del genere non ci sembrerebbe corretta verso i partner del trade”.

Meno diretta la posizione di easyJet, il cui direttore per l’Italia Frances Ouseley che si è limitata a sottolineare il buon rapporto con le agenzie: “Le relazioni con loro vanno molto bene” ha affermato a margine dell’Innovation Day di Malpensa.

Le prime dichiarazioni, dunque, non farebbero pensare a nessun ‘effetto a cascata’, come era invece accaduto anni fa con il taglio delle commissioni. Se allora il domino innescato dalle prime decisioni di ridurre i compensi per le agenzie era sembrato inarrestabile, ora invece la fee da 16 euro sui ticket via gds sembrerebbe destinata a restare un caso isolato.

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