Solimeno, Ibar: "I vettori chiedono il dissequestro del Molo D"

Il dissequestro immediato del Molo D o l'attuazione di misure alternative per permettere alle compagnie aeree di riprendere tutte le attività sul Leonardo da Vinci. Sono queste le richieste avanzate dal presidente dell'Ibar, Umberto Solimeno, alla luce della riduzione del 40 per cento dell'operatività disposta dall'Enac, che scatterà dalla mezzanotte di questa sera.

"Le compagnie - dice Solimeno - stanno vivendo una situazione paradossale. Da una parte ci sono le analisi che indicano chiaramente che non ci sono fattori di inquinamento dell'aria, d'altra c'è invece la magistratura che, senza una ragione specifica, sequestra un molo per noi fondamentale. Se oggettivamente ci sono problematiche di salute - prosegue -, allora l'aeroporto deve essere chiuso, ma tenerlo al di sotto della sua capacità significa solo mettere in ginocchio il comparto".

Tutte le compagnie, rimarca il presidente "hanno rafforzato il personale che lavora su Fiumicino facendo arrivare risorse da altre città e uffici. I siti vengono aggiornati di continuo e tutto il sistema di customer care è stato messo in moto". Impossibile tuttavia evitare i danni al settore che, secondo Solimeno, "potranno essere valutati solo alla fine contando i costi aggiuntivi sostenuti dalle compagnie, le cause intentate dai passeggeri, i bagagli non consegnati, le coincidenze e gli appuntamenti di lavoro persi".

Per questo, conclude Solimeno, "chiediamo che tutte le istituzioni, dal ministro dei Trasporti alle autorità sanitarie nazionali e locali, facciano finalmente la loro parte".

Amina D'Addario

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