Gds e distribuzionepiù forti di Lufthansa

La decisione di Lufthansa di penalizzare le prenotazioni via gds non è l’inizio di un processo inarrestabile. Piuttosto, sembra la naturale conclusione di un fenomeno iniziato molto tempo fa: il cambio di ruolo dei sistemi di distribuzione globale.

Ma attenzione: i primi ad accorgersi che il mondo stava cambiando sono stati proprio i gds. Le prime dichiarazioni in questo senso risalgono ormai a diversi anni fa.

Il tentativo di Lufthansa di smarcarsi dai global distribution system, in fondo, non è che l’ultima mossa in questa direzione: una modifica dei ruoli dei vari attori del mercato.

Ma i gds sono stati i primi ad accorgersene. E a iniziare il processo di trasformazione ben prima che una major dei trasporti si esponesse in maniera così chiara.

Del resto, si dice che tre indizi facciano una prova. E la terzina di elementi che si presentano oggi agli occhi degli analisti sembrano dire una cosa sola: i gds stanno cambiando pelle. E, con loro, la distribuzione.

Ecco dunque i tre elementi da tenere in considerazione:

1) Lufthansa ha voltato le spalle ai gds. La fee da 16 euro, nonostante le apparenze, è un attacco in primo luogo ai sistemi globali di distribuzione, prima ancora che alle agenzie di viaggi. E questo significa che Lufthansa è convinta di poter fare a meno dei gds stessi.

2) Contestualmente, il colosso tedesco ha annunciato l’avvio dei test per Ndc. Che in sostanza altro non è che un sostituto dei gds, rigorosamente made in Iata. Dunque, dominato dalle stesse compagnie aeree. 

3) Già qualche mese fa Francesca Benati, a.d. di Amadeus Italia, aveva dichiarato in un’intervista al direttore di TTG Italia Remo Vangelista: “Non siamo un gds e basta. Abbiamo una mission più ampia”.

Basta tutto questo per costituire una prova?

Le dichiarazioni e le mosse di Amadeus spiegano chiaramente che il gds sta lavorando in anticipo per portare avanti la sua trasformazione e presentarsi sul mercato con una veste più forte. Le competenze a loro non mancano e il mercato ha fame di nuovi strumenti per restare al passo con i tempi e le richieste della clientela.

Ancora una volta, qualcosa sta cambiando nella distribuzione. Ma le agenzie, ormai, dovrebbero essere abituate ai cambiamenti.

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