Il commento del direttore
Remo Vangelista
È a segno meno l’ultimo bilancio di Aer Lingus prima della scadenza dell’offerta pubblica di acquisto da parte di Iag.
Mentre sta per scoccare l’ora in cui gli azionisti dovranno decidere se accettare l’offerta, il vettore segnala un calo a doppia cifra del profitto del secondo trimestre. Per i tre mesi fino a giugno, infatti, l’utile operativo è risultato pari a 34,5 milioni di euro, a meno 11 per cento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Secondo quanto dichiarato dal chief executive di Aer Lingus, Stephen Kavanagh, il rallentamento è dovuto soprattutto alla debolezza dell’euro su dollaro e sterlina. Positivo, invece, il bilancio dei ricavi delle attività di lungo raggio, aumentati del 24 per cento, mentre quelli relativi al corto raggio sono diminuiti di 4 punti percentuali a causa di quelle che sono state definite “riduzioni tattiche” su alcune rotte.
Il chief financial officer di Aer Lingus, Bernard Bot, si è detto fiducioso su un risollevamento dei conti del vettore, aiutato dall’introduzione della nuova classe premium economy.
L’offerta di Iag prevede l’acquisto del 50 per cento del capitale azionario della compagnia aerea irlandese, per una somma di 1,3 miliardi di euro.
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