Terza pista a Heathrow: British Airways dice no

“I costi del progetto sono scandalosi e noi non intendiamo pagarli”. Willie Walsh, chief executive di British Airways, esce allo scoperto criticando aspramente l’intenzione di costruire una terza pista all’aeroporto di Londra Heathrow, di cui il gruppo Iag è il principale cliente.

Secondo Walsh (nella foto) sia la Airports Commission - che ai primi di luglio ha assicurato il governo sulla costruzione della terza pista - sia Heathrow hanno annunciato il progetto sorvolando completamente, però, sulla loro capacità di finanziarlo.

Iag, avverte Walsh, si rifiuterà di pagare le spese che la Commissione stima necessarie e che ammonterebbero a 20-30 sterline in media a passeggero. “L’infrastruttura - continua - ha un costo che non può essere in alcun modo giustificato; noi non l’abbiamo chiesta, e non la pagheremo, né tantomeno ne faremo pagare lo scotto ai nostri passeggeri rincarando le tariffe dei voli”.

Walsh ha poi anche attaccato il Primo ministro David Cameron, accusandolo di aver fatto una vera e propria inversione a U rispetto alle dichiarazioni pre elettorali del 2010, “quando aveva garantito di escludere ‘senza se e senza ma’ la costruzione di una terza pista”. Iag, ha concluso Walsh, paga già a Heathrow da 800 a 900mila sterline l’anno e non è disposta a tollerare maggiori oneri.

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