Tempesta di neve in Turchia, paralizzati gli aeroporti di Istanbul

Mentre tutte le località montane delle Alpi sognano la neve, in Turchia ne farebbero volentieri a meno. Le previsioni si sono, infatti, avverate ed è dal 30 dicembre che sul Paese continua a cadere la neve; pesanti le ripercussioni sul fronte dei trasporti, con quasi 30mila passeggeri bloccati negli aeroporti di Atatürk e Sabia Görken a Istanbul.

Centinaia i voli cancellati, in particolare nel principale scalo della città, l’Atatürk Airport, che il primo gennaio è rimasto chiuso al traffico aereo per 30 minuti, costringendo sei aerei a deviare la loro rotta verso gli aeroporti di Ankara, Antalya e Corfu.

Oltre a Istanbul, le nevicate hanno paralizzato anche le altre città della Turchia, bloccando i traghetti e costringendo le autorità municipali a chiudere le scuole; migliaia i villaggi rimasti bloccati a causa delle strade impraticabili.

Al 3 gennaio i voli cancellati da Turkish Airlines sono stati 529 e, secondo i dati forniti dal vettore, i passeggeri trasferiti negli alberghi sono stati 9.700 in tre giorni, mentre i pasti forniti ai viaggiatori bloccati sono stati 28.900.

Forti i disagi dei passeggeri, molti dei quali hanno trascorso il Capodanno in aeroporto dormendo sul pavimento perché a coloro cui è richiesto il visto per la Turchia non è stato concesso di uscire dal terminal, per cui non c’è stato nodo di offrire loro una sistemazione in albergo.

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