La commissione che non ti aspetti

Un nuovo modo per ottenere commissioni. Da un fornitore attualmente al di sopra di ogni sospetto. Potrebbero essere gli aeroporti una delle chiavi di volta del business delle agenzie di viaggi, a caccia di nuove forme di retribuzione, nelle ultime stagioni sempre più risicate da parte dei supplier tradizionali.

L'intesa che non ti aspetti
Creare delle partnership con gli aeroporti in cui i clienti devono fare transito potrebbe rappresentare una buona occasione per farsi remunerare dalle strutture a cui l’agente di viaggi in un certo qual modo porta nuovo traffico. E non solo, anche nuovi ricavi.

Come questo possa essere realizzato lo spiega il portale Tnooz, che riprende un’analisi della possibilità elaborata da Manu Agrawal, senior business consultant per InterGlobe Technologies.

Alla ricerca di nuove vie
In uno scenario in cui, da alcuni anni, persino le compagnie aeree si sono buttate nel business dell’organizzazione viaggi e a breve potrebbero farlo anche player sempre più popolari come Airbnb, trasformandosi in temibili competitor, occorre trovare nuove vie per non rimetterci e allo stesso tempo fornire al cliente il valore aggiunto che solo la consulenza di un professionista sa garantire.

Il valore nascosto dei transiti
Ecco allora che, nel momento in cui i clienti cercano voli a tariffe sempre più basse, e questo spesso è possibile scegliendo voli che prevedano scalo, e magari anche di diverse ore, anzichè lasciare che il cliente ciondoli sulle poltroncine dell’area di imbarco e vaghi a caso tra i corridoi in cerca di un bar o di un negozio in cui distrarsi, potrebbe rappresentare un plus organizzrgli la lunga attesa con una serie di attività.

Attività che gli aeroporti in misura crescente ormai offrono, come nel caso del Changi di Singapore, che dispone di sale gioco, fitness center e cinema al proprio interno; ma non manca chi organizza mostre d'arte al proprio interno, concerti, corsi di vario genere. Eventualmente, accompagnando il tutto da uno stopover in città.

Gli investimenti da parte dei poli aeroportuali nel business non-aviation crescono di giorno in giorno e l’inventario di compagnie aeree e aeroporti tra cui un agente di viaggi puoò far scegliere il cliente è davvero vasto. Se poi il rapporto tra adv e scalo riesce anche in qualche modo a essere remunerato, tanto di guadagnato per entrambe le parti. R. P.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana