Ryanair, la grande scalata

Si è aperta con una minaccia e si è chiusa con il lieto fine, la calda estate di Ryanair. Il vettore, che aveva ingaggiato un braccio di ferro con il Governo a proposito delle addizionali di imbarco annunciando il possibile abbandono di alcuni scali, dopo il retromarcia dell’esecutivo sull’aumento delle tasse ha cambiato idea.

Il risultato, come spiega TTG Italia in distribuzione oggi, si traduce in un investimento di un miliardo di dollari e 44 nuove rotte sugli scali italiani, di cui 21 da Roma e Milano e 23 dagli aeroporti regionali.

Grazie ai nuovi investimenti la compagnia aerea punta ad aumentare il traffico di un ulteriore 10 per cento, arrivando a un totale di 35 milioni di passeggeri. Risolta anche la questione Pescara, uno degli scali che Ryanair aveva ipotizzato di abbandonare: nel piano di investimenti, infatti, figurano anche nuove rotte dall’aeroporto abruzzese.

Un capitolo a parte merita il nodo dei prezzi. Sempre durante l’estate, infatti, Euromonitor International ha pubblicato uno studio secondo cui i prossimi mesi vedranno una competizione sempre più serrata sul fronte delle tariffe.

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