Il ministro Delrio: "Nessuna preclusione su Lufthansa"

Entra in scena Lufthansa fra i possibili acquirenti di Alitalia. Il ministro del Trasporti, Graziano Delrio, ne parla in un’intervista alla Stampa all’indomani del risultato del referendum dei lavoratori della compagnia aerea. “Non abbiamo nessuna preclusione (su una vendita a Lufthansa, ndr), ma le decisioni spettano agli azionisti. La palla è nelle loro mani”.  

Quello che è certo, ribadisce il ministro, è che “non ci sarà l’ennesimo salvataggio pubblico di Alitalia”.

Il ministro fa il punto della situazione dopo che il no al referendum ha bocciato il piano industriale del vettore: “Avevo percepito un brutto clima – dice Delrio -, ma credevo che alla fine gli allarmi sarebbero stati presi sul serio. Abbiamo parlato il linguaggio della verità, e non è servito. I dipendenti sono sfiduciati, si sono convinti che questo sarebbe stato l’ennesimo piano che non avrebbe cambiato nulla”.

Ora al Governo tocca gestire la fase di transizione: “Il nostro intervento servirà ad evitare il fallimento – dice il ministro -. Il decreto di correzione dei conti appena entrato in vigore mette a disposizione 300 milioni di garanzie pubbliche. La cifra a disposizione per far volare gli aerei è quella, se sarà necessario stanziare altro lo valuteremo. Ma ripeto: si tratterà solo di accompagnare l’azienda o parte di essa verso un altro azionista privato”.


L’orizzonte per la vendita indicato dal ministro è al massimo sei mesi, ma il titolare dei Trasporti rispedisce al mittente le accuse di Etihad di non aver fatto abbastanza per tutelare l’ex compagnia di bandiera dalla concorrenza sleale dei low cost. “Noi tuteliamo gli interessi del Paese, la connettività e il turismo. Nel 2013 abbiamo scritto linee guida molto chiare pe ri bandi dei gestori aeroportuali dedicati alle compagnie. Sono bandi europei: perché Alitalia non partecipa?”.

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