Il commento del direttore
Remo Vangelista
Almeno 3,3 milioni di euro. A tanto ammonta il totale degli indennizzi che la compagnia russa Aeroflot potrebbe sborsare per risarcire tutti i clienti a bordo del Sukhoi Superjet 100 andato a fuoco sulla pista moscovita dell’aeroporto di Sheremetyevo.
In base a quanto dichiarato dal vettore, i passeggeri che hanno abbandonato l’aereo senza riportare danni dall’incidente riceveranno un milione di rubli, pari a quasi 14mila euro, mentre chi ha avuto bisogno di assistenza medica avrà il doppio.
Come spiegato a corriere.it da un dirigente della compagnia, a ciascun parente delle vittime spetteranno circa 68.410 euro, ma il vettore si aspetta di dover rimborsare in media “non più di due persone per vittima”.
Intanto proseguono le indagini, che dovranno far luce sugli ultimi, concitati minuti di volo prima dell’atterraggio d’emergenza. Secondo quanto riportato dal quotidiano russo Kommersant, infatti, come emerge dalle trascrizioni della conversazione tra il capitano e la torre di controllo durante la discesa d’emergenza i piloti hanno utilizzato un sistema di approccio automatico e hanno ricevuto comandi correttivi da terra tramite un canale radio funzionante. Dallo scambio emergerebbe però un mix di confusione ed errori, che ha portato a far atterrare il velivolo in modo completamente errato: ha infatti toccato il suolo ad altissima velocità, spezzandosi e facendo fuoriuscire il carburante, che nell’impatto ha preso fuoco.