Caffè con il direttore: "La sfida italiana di Susanna Sciacovelli"

“Se easyJet le corteggia, deve sapere che noi siamo da tempo sposati con le agenzie di viaggi”. In questa frase c’è tutta la determinazione di Susanna Sciacovelli, direttore Air Berlin per l’Italia, protagonista del Caffè con il direttore. Sposata con due figli e un curriculum di peso alle spalle, la trovi in aeroporto a tutte le ore del giorno tra un volo e una riunione, sempre collegata con il suo team.

Si definisce inguaribile ottimista, anche in tempi di recessione economica. Anche quando sbucano nuove compagnie ogni giorno e a volte si perde il conto. “Il mercato è aperto, nessuna paura, ma il nostro prodotto non è paragonabile agli altri”. Così, giusto per iniziare l’intervista.

Dopo Air Europa e l’ente del turismo delle Baleari questa è la sfida più difficile?
Ma no, questa è solo un’altra sfida e io amo sempre mettermi in gioco. Nei momenti che contano io non mollo e il mio team mi segue.

In tutte le interviste non si dimentica mai del suo gruppo.
Come potrei. Noi vinciamo insieme.

A proposito di vittorie. Dovete combattere la crisi e nuovi competitor alle porte.
Vinceremo la crisi con il nostro eccellente prodotto che collega 15 aeroporti italiani e non è ancora finita.

Quindi guardate anche ad altri scali nazionali?
Siamo contattati da molti scali perché Air Berlin è un vettore affidabile. Vedremo.

Vi definite vettore low fare e non low cost. Perché non le piace la parola low cost?
Non è una questione di gusti. Diciamo che è un termine che non ci definisce. Low cost significa una compagnia no frills dove il prezzo include solo questo, ovvero il prezzo.

Bene, allora come definisce Air Berlin?
Noi diamo qualcosa di diverso. Il servizio include snack, riviste a bordo, posti assegnati, frequent flyer program, vip lounge, e facciamo parte di un’alleanza come oneworld.

Quali difficoltà avete incontrato nel vostro piano di sviluppo sull’Italia?
La principale difficoltà è la frammentazione del mercato italiano, caratterizzato da più di 4500 agenzie di viaggi singole e numerosi network.

Benvenuta. Si rassegni perché non s’intravedono segnali di cambiamento.
La distribuzione mi sembra in evoluzione. Fattore che rende il lavoro commerciale più complicato rispetto alla situazione di altri Paesi, come Germania o Spagna.

Però senza agenzie di viaggi...
Per carità, niente da dire. Fanno la parte più importante del fatturato sull’Italia e per questo io investo su di loro. Air Berlin è riuscita a creare con le agenzie un buon rapporto attraverso il sito partner, call center, i contratti e, mi faccia dire, anche le tariffe.

Nel piano di espansione state valutando anche gli scali del Sud Italia?
Per il 2012 il nostro progetto è quello di consolidare il nostro business, anche grazie all’ingresso in oneworld, alla partnership con Etihad e al nuovo aeroporto di Berlino.  Non le pare abbastanza ?

Non ha risposto alla domanda per il Sud Italia.
Per il futuro valuteremo tutte le opportunità di espansione su tutto il territorio italiano.

Intanto Lufthansa ha appena annunciato un rafforzamento dei voli verso il Sud. Preoccupata?
Ci sarebbe da preoccuparsi se non lo avesse fatto. Le zone turistiche del Sud Italia sono e rimarranno sempre tra le preferite dei passeggeri tedeschi, austriaci e svizzeri.

L’ingresso di Etihad avrà riflessi anche sul mercato italiano?
Certamente: attualmente contiamo su voli giornalieri in codeshare da Milano ad Abu Dhabi e i riflessi della partnership sono già visibili, come dimostrato, per esempio, dalla possibilità di volare da Olbia ad Abu Dhabi attraverso il nostro hub di Dusseldorf.

La collaborazione con Meridiana fly proseguirà anche quest’anno?
Certamente, la collaborazione con Meridiana fly-Air Italy è un codeshare molto importante, che offre collegamenti con oltre 58 rotte dall’Italia verso la Germania e la Svizzera.

Ammette che siete stati contattati anche da Alitalia per aprire una collaborazione su alcune tratte?
Ci contattano spesso compagnie aeree italiane e internazionali per collaborare su alcune tratte e analizziamo tutte le possibilità.

Cosa apprezza di easyJet?
Offrono un messaggio trasparente.

Ryanar invece?
Forte capacità di reazione ai mutamenti del mercato.

Chiudiamo con Lufthansa?
Ecco me l’aspettavo. Penso siano molto bravi nel contract del business travel.

Prima di rispondere all’ultima domanda Susana Sciacovelli sorride e poi sospira.

twitter @removangelista

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