Scontro con i sindacatiRyanair nella bufera

Si accende in Ryanair uno scontro tra piloti e management.

Due i punti sui quali si sta infiammando il dibattito tra le parti. Uno riguarderebbe la sicurezza dei voli, l'altro la cancellazione della pagina Facebook e dell'account Twitter del sindacato piloti Rpg.

Lo scontro va avanti da tempo, ribadisce stamane ilfattoquotidiano.it, spiegando che "a fine 2012 quattro piloti, durante un’intervista a viso coperto mandata in onda dalla tv fiamminga Kro, avevano raccontato di aver subito pressioni dall’azienda per viaggiare con meno carburante di quello necessario".

Ma il braccio di ferro tra sindacati e vertici Ryanair prende vigore soprattutto sul fronte social. Il Ryanair Pilot Group accusa la compagnia- che da sempre non riconosce i sindacati come entità di rappresentanza - di volere mettere a tacere le proteste.  
L’allarme parte da un comunicato diramato da Rpg l'8 agosto. Il 2 agosto Facebook ha chiuso la pagina di Ryanair Pilot Group senza alcun avvertimento e senza fornire alcuna motivazione - come si legge nel comunicato sul sito web del sindacato piloti -; poi, il 7 agosto, l’account Twitter è stato chiuso con una decisione unilaterale.
"Si può desumere che è in atto un tentativo orchestrato di mettere a tacere la voce pubblica dei piloti Ryanair", ha affermato Evert van Zwol, presidente del Rpg Interim Council.

La compagnia, dal canto suo, avrebbe confermato tutto: "Stiamo facendo in modo - avrebbe spiegato un portavoce del vettore all’Irish Independent, secondo quanto riportato da ilfattoquotidiano.it - di chiudere tutte le pagine Ryanair su tutti i maggiori social network al fine di bloccare i troll mascherati dietro il nostro brand".

Intanto, anche in Italia sarebbe in corso un conflitto tra le parti, e riguarderebbe i contratti: "Secondo Anpav, Usb e Cisl - riporta il quotidiano online -, i piloti italiani sarebbero assunti in Irlanda e non avrebbero quindi pagato le tasse al fisco".

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