Risiko degli aeroporti Sfida del Veneto ai grandi

Si prospetta una partita a tre per i sistemi aeroportuali italiani. Con l’ok da parte dei soci della Catullo Spa di Verona ad intavolare trattative con la Save di Venezia, il Nord-Est si candida a diventare il terzo sistema aeroportuale italiano.

Si ridisegna così quello che potrebbe diventare lo scenario degli scali tricolore: accanto ai poli di Roma, con Fiumicino e Ciampino, e Milano, in cui si inseriscono Malpensa, Linate e Bergamo, l’asse Verona-Venezia-Treviso potrebbe trasformarsi in un vero sfidante.

La società di gestione del Marco Polo di Venezia e dello scalo trevigiano ha infatti avanzato una proposta da 25 milioni di euro, per l’acquisizione del 35 per cento delle quote della veronese Catullo Spa, che gestisce anche Brescia Montichiari.

La prospettiva di crescita di fatto sussiste: in un’analisi effettuata dalla Catullo Spa, “le esigenze del Nord Italia per il lungo termine, vale a dire al 2040, sono di circa 165 milioni di pax, considerando i tassi di crescita Icao/Iata - si legge in una nota -. La capacità massima dell’attuale sistema (escluso Brescia) è di 100 milioni di pax , con un deficit di circa 65 milioni che non potrebbero essere gestiti generando un danno al sistema Paese”.

Il piano del Nord-Est, dunque, si candida a colmare questa lacuna, “diventando anche un progetto-Paese”.

I modelli a cui si ispirerebbe il polo del Nord-Est sono di stampo europeo, sulla scia dei sistemi già attivi a Londra o Parigi. Una suddivisone degli aeroporti per tipologia di traffico e vocazione: Venezia come gate intercontinentale ed europeo; Verona operativo sulle rotte business richieste dal territorio, oltre che sul segmento charter; Treviso principalmente dedicato ai low cost; Brescia manterrebbe la vocazione cargo.

Intanto l’Enac ha convocato la Catullo Spa per “un approfondimento delle procedure in corso per la cessione di quote del capitale sociale a favore di altre società interessate”. Anche perché, accanto a Save, hanno manifestato interesse per Verona la Sacbo di Bergamo e la società sudamericana Corporaciòn America che gestisce il Vincenzo Florio di Trapani.

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