Hogan, Etihad: "Non siamo una minaccia per l'Europa"

"Cara Europa, apri le tue porte agli investimenti esteri".

Il ceo di Etihad Airways, James Hogan, lancia un messaggio chiaro a Governi e compagnie aeree del Vecchio Continente parlando alla conferenza sulla competitività del settore aviation della Ue organizzata a Vienna. "L'aviazione – ha ricordato Hogan – è un'industria globale, non regionale, che genera importanti benefici economici e sociali. Gli investimenti esteri non rappresentano una minaccia, ma un’opportunità per rafforzare le compagnie aeree e sostenere sia l’occupazione che la crescita economica”.

Non troppo velato il riferimento all'alzata di scudi di alcuni vettori europei all'ingresso di Etihad nel capitale di Alitalia, che fa seguito ad una serie di investimenti già realizzati dal vettore di Abu Dhabi sulle compagnie del Vecchio Continente.

"Le compagnie aeree del Medio Oriente – ha detto Hogan -sono sempre più sotto controllo in Europa, e la nostra espansione è vista come una minaccia competitiva". Eppure, sostiene il ceo di Etihad, l'intervento dei governi nella vita delle compagnie aeree è sempre stato notevole.  

E mette a segno una stoccata verso Lufthansa, ricordando aiuti di Stato diretti per un totale di 14,2 miliardi di euro, incluso il pagamento di 800 milioni di euro da parte del Governo tedesco nei confronti di Lufthansa al fine di supportare un buco nei fondi pensione; un aiuto di Stato di 1,1 miliardi di euro per la compagnia SWISS a seguito del fallimento del predecessore, Swissair e, infine, l’assorbimento di 500 milioni di euro di debiti di Austrian Airlines da parte del governo austriaco.

"I vettori del Golfo non sono la causa delle difficoltà del trasporto aereo europeo" ha concluso Hogan.

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