Eppur (qualcosa) si muove. La riscossa del Turismo Scolastico

Tempo di scuola, finalmente di nuovo in presenza. Ma dei viaggi fuori aula, insieme a compagni e insegnanti, che ne sarà? Le uscite alla scoperta – guidata – del ‘mondo di fuori’ saranno ancora possibili e altrettanto appetibili?

Come ogni burrasca, il covid ha lasciato anche qui tracce del proprio passaggio, imponendo nuove regole di gioco. E i giocatori a quanto pare sono prontissimi.

La recente survey Bandusia-Didatour segnala infatti che i docenti (quasi 1.600 gli intervistati) sono determinati a fare i bagagli. “L’85 per cento – spiegano i curatori del sondaggio - dichiara che tornare a viaggiare dopo questo periodo di stop è di grandissima importanza per studentesse e studenti, tanto che oltre il 98% degli insegnanti è già intenzionato a organizzare un’uscita didattica o un viaggio d’istruzione”. L’obiettivo della maggioranza è stare fuori casa almeno due notti, ma c’è anche una cospicua componente di chi, con l’aumentare dell’età degli studenti, opterebbe per tre o addirittura quattro pernottamenti.

Apparentemente, dunque, tutto come prima. Ma allora dove stanno le tracce della tempesta? Stanno nelle modalità di fruizione del prodotto. Durante i tanti mesi di didattica a distanza, il 30 per cento dei docenti ha infatti organizzato visite scolastiche online. Un dato che può anche essere letto in chiave positiva, a testimonianza della reattività delle scuole, soprattutto se si aggiunge che tra coloro che hanno consumato questa esperienza ben il 63 per cento sostiene tuttora di attribuire alle visite a distanza “un alto valore formativo”.

Dunque come si sposa la volontà di pernottare fuori casa con le escursioni effettuabili dai banchi di scuola? Il segreto starà nel trovare un giusto mix, integrando proposte a distanza e in presenza per una stessa destinazione. In una prima fase il web potrà aiutare le classi a prepararsi al viaggio, a comprendere meglio come la futura uscita possa essere di supporto alle materie studiate. In un secondo momento potrà invece agevolare il ricordo di quanto si è appreso nel corso delle visite.

La sfida per operatori e territori è dunque creare un’offerta interattiva online che faccia da traino e da compendio al viaggio. Su questo sono però i docenti a dettare le regole, chiedendo “attività interattive vere ed efficaci, che non si limitino a quiz, giochi o dinamiche di gamification”. Capricci? Niente affatto. Sono le linee guida ministeriali per la didattica digitale integrata istituite per Decreto nel giugno 2020. Altre tracce di una tempesta destinate a restare nel tempo.

 
Il report è scaricabile gratuitamente facendo richiesta via email a info@didatour.it

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