Perché dovreste avere un sito mobile entro il 21 aprile 2015

Segnatevi la data perché Google ha deciso di fare sul serio con il canale mobile: come annunciato sul blog dedicato ai webmaster a partire dal 21 aprile 2015 il colosso di Mountain View introdurrà corpose novità nel suo algoritmo di ricerca, in particolare su due fronti:

La prima novità è che per le ricerche effettuate da smartphone e tablet Google darà maggiore visibilità ai risultati dei siti che consentono una corretta fruizione da mobile.

Che in soldoni vuol dire: chi per quella data non avrà realizzato una versione del sito ottimizzata per i dispositivi mobili potrebbe vedere le proprie pagine sparire dal motore di ricerca o comunque vedere visualizzati risultati molto diversi tra la ricerca desktop e la ricerca da smartphone.

In realtà già oggi Google quando la ricerca viene effettuata da cellulare segnala con una scritta rossa i siti web non ottimizzati per mobile e questo costituisce da solo un forte disincentivo a continuare la navigazione per tutti coloro che cercano ad esempio informazioni su strutture turistiche e ristoranti.

Ora se considerate che secondo i dati Audiweb di dicembre 2014 sono 27 milioni gli italiani che possono collegarsi a internet da un dispositivo mobile e mediamente lo fanno in 17 milioni al giorno contro i 12 milioni che si collegano da desktop, potete capire l'impatto potenziale che può avere questa decisione di Google.
Per questo motivo avere un sito mobile diventa di fatto indispensabile per reggere la concorrenza di ota, metamotori e siti di recensioni.

Per verificare se il vostro sito è ottimizzato per dispositivi mobili potete verificare su questa pagina web di Google: https://www.google.com/webmasters/tools/mobile-friendly/
Se il responso dovesse essere negativo forse è il momento di mettere al lavoro la vostra agenzia di fiducia, magari approfittando degli incentivi al settore.

La seconda novità, meno considerata dai media, è l'inserimento del contenuto delle app nei risultati di ricerca. Parliamo di quelle app che un utente ha scaricato sul proprio telefono e i cui aggiornamenti, se la persona è loggata, possono apparire anche tra i risultati di Google oltre che tra le notifiche. Anche qui da una parte c'è una minaccia evidente: app come Trip Advisor, Booking o Groupon avranno un ulteriore canale visibilità. L'opportunità può essere invece quella di creare una propria app per fidelizzare la clientela, in aggiunta al sito mobile.

Domenico Palladino

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