Come disintermediare le Ota con Google Maps

La situazione è nota da tempo: se si cerca un albergo su Google i risultati sponsorizzati coprono gran parte della prima schermata della ricerca.

Per questo motivo l'albergo che vuole farsi trovare subisce la concorrenza delle Ota con cui in teoria avrebbe un accordo, come potete vedere anche nell'immagine dove metto in evidenza i risultati di una ricerca da desktop per alberghi a Rimini.

La situazione da mobile non cambia: i risultati sponsorizzati hanno ancora maggiore visibilità tanto da spingere diversi hotel a comprare pubblicità in Adwords pur di vedersi al primo posto e di fatto dando soldi a Google per evitare di pagare commissioni alle Ota.

Una situazione ben descritta da Robi Veltroni che la definisce iperintermediazione e che offre poche vie d'uscita.
Una però è data da Google stesso che nei risultati di ricerca mette ormai di base due suoi contenuti, sia da desktop che da mobile: Google Maps e Google Hotel Finder.

Concentriamoci sulla prima: se si fa una ricerca generica Google Maps presenta tutti gli hotel della zona, mentre se si fa una ricerca specifica per Hotel viene fuori la scheda dell'Hotel su Google Local collegata alla propria pagina su Google Plus con link sia al sito dell'hotel che link alle principali Ota. Da mobile la ricerca su Maps è ancora più interessante perché offre la possibilità di chiamare direttamente il numero dell'albergo.

Ora poiché Google Maps è l'applicazione più utilizzata al mondo e uno dei 5 siti più visitati non è così remoto pensare che da qui possano arrivare visite e prenotazioni direttamente al vostro sito.
Di fatto l'ottimizzazione della propria presenza su Google è un'attività molto meno dispendiosa rispetto a comprare pubblicità, in pratica a costo zero se si ha un po' di dimestichezza, e può dare risultati migliori degli investimenti in link sponsorizzati.

Per fare questo occorre innanzitutto aver rivendicato la proprietà della pagina (da Google Place for Business) collegandola a una pagina di Google Plus, il social network dove Google ha deciso che dovrà convergere tutto il suo traffico e su cui volenti o nolenti bisogna esserci.

Sulla pagina dell'albergo infatti arrivano anche le recensioni dei clienti che hanno una visibilità pari, se non superiore, a quelle di Trip Advisor. Pensate ad esempio che le parole più frequenti utilizzate nelle recensioni vengono trasformate automaticamente da Google in tag e associate all'albergo direttamente sui risultati di Google Maps.
Fra l'altro solo gli utenti verificati su Google possono rispondere alle recensioni, come spiegato in questo articolo di giorgiotave.it

Per tutti questi motivi di seguito faccio un elenco in 8 punti per ottimizzare la propria presenza su Google e, di fatto, avere diverse probabilità in più di vendere camere senza passare dalle OTA.

Dopo ovviamente aver rivendicato la pagina (Google vi fa verificare la proprietà in due modi: chiamandovi al numero che avete indicato o spedendovi una cartolina con un codice) bisogna:

1) Verificare che la posizione sulla mappa sia precisa. Se non lo è potete chiedere una revisione da Google Map Maker

2) Inserire il sito web ufficiale della società e impostare l’authorship se si ha un blog aziendale

3) Aggiungere informazioni accurate come orari di apertura, modalità di pagamento, numeri di telefono e servizi offerti

4) Scegliere la categoria più adatta o inserirne una personalizzata

5) Inserire foto e video per aumentare il coinvolgimento dei lettori. Fare un pensierino a Google business photos.

6) Curare la seo: verificare la coerenza delle parole chiave nel proprio sito e nella pagina e monitorare i siti esterni che linkano il vostro sito.

7) Aggiornare con una frequenza costante la propria pagina con nuovi contenuti ed eventuali offerte.

8) Invitare i clienti a scrivere una recensione.

@_zadig

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