Per un Agnelli che va (da Alpitour), un Agnelli che viene (in BravoFly)

La notizia è interessante, ma - sarà per il caldo agostano o per le vicissitudini medio-orientali - non ne parlato quasi nessuno (lo scoop è di Milano Finanza).

Andrea Agnelli (rampollo di casa Fiat, ma soprattutto presidente della Juventus) ha acquistato quote di BravoFly Rumbo, uno dei leader del turismo online in Europa. L’operazione è stata condotta dalla Bravo Invest, una newco costituita ad hoc e - notizia nella notizia - partecipata da Asyad International di Ahmed Adbullah e Osama Al Sayed. Nomi che a noi europei dicono nulla, ma che sono riconducibili a una delle famiglie più agiate e in vista di Gedda, seconda città dell’Arabia Saudita. Asyad International ha già interessi nelle costruzioni e nella petrolchimica, nell’energia e nella logistica, nelle telecomunicazioni e anche nel turismo, ma questo è il primo business nel nostro Paese. Bravo Agnelli Jr a coinvolgere un socio ricco di petrodollari, ben più liquido e affidabile di tanti (potenziali) partner europei.

Bravo anche Fabio Cannavale, chairman di BravoFly Rumbo Group, del quale nel 2004 è stato fondatore insieme a Marco Corradino. Oggi il gruppo con base a Chiasso è guidato dal Ceo Francesco Signoretti ed è attivo on line con marchi stranoti come Volagratis, Crocierissime e Hotelio.

Esattamente un anno e mezzo fa, John Elkann, nipote dell’Avvocato come il cugino Andrea Agnelli, controfirmava l’uscita dal turismo di Exor, la holding di partecipazioni di famiglia, grazie alla cessione di Alpitour ai fondi Wise Sgr Spa e J. Hirsch & Co.

Conclusione: per un Agnelli che va via (da un business, quello del tour operating tradizionale, considerato non più redditizio), un Agnelli che viene (coinvolgendo soci “pesanti” e investendo nel turismo on line). Chissà quale battuta ci avrebbe regalato l’Avvocato…

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