• 27/10/2020 14:25

L’indagine di Fiavet Lazio e Ebtl sullo stato di crisi delle aziende incoming

Un’indagine conoscitiva dedicata al mondo dell’incoming. La stanno realizzando Fiavet Lazio e Ebtl per definire in modo compiuto e sulla base di cifre inconfutabili, lo stato di crisi in cui versano le aziende del turismo inbound.

Nel questionario, scaricabile dal sito dell’associazione si chiede la reale consistenza dell’azienda dal punto di vista occupazionale; la situazione degli addetti in Cig e Fis; notizie sul fatturato pre e post Covid; la stima della perdita del fatturato per il 2020; la percentuale della clientela italiana ed estera e quella dei gruppi sul totale dei clienti incoming; una previsione per il futuro, in considerazione delle nuove regole sul distanziamento fisico e limitazioni di spostamento; quale percentuale di fatturato incoming viene ipotizzato per il primo semestre 2021; previsioni per eventuali investimenti e interesse per corsi formativi.

“Vogliamo portare alle istituzioni un quadro ben definito dell’attuale situazione - dichiara Ernesto Mazzi, presidente di Fiavet Lazio - per far comprendere ancora di più che il settore è al collasso e che neppure i cosiddetti ‘ristori’ possono allievare una situazione che si sta facendo ogni giorno più tragica. Se si vuole salvare l’economia nazionale, non si può continuare ad ignorare il turismo”.  

L’indagine ha un duplice obiettivo: raccogliere dati quantitativi relativamente allo stato di crisi in cui vertono le aziende turistiche che operano nel settore incoming nella Regione Lazio e quello di indagare la portata della crisi dal punto di vista del mercato del lavoro.

“Sarà importante sapere in quale direzione andare, se dovremo attuare corsi di formazione e qualificazione professionale per il personale e per gli imprenditori delle aziende del settore e su quali materie specifiche intervenire – spiega Tommaso Tanzilli, presidente dell’Ebtl Lazio -. Penso, ad esempio, ai corsi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e alla formazione e avviamento al lavoro di giovani, visto che potrebbero essere molti coloro i quali, dopo questa triste avventura, dovranno riposizionarsi sul mercato del lavoro”.

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