• 26/02/2013 10:40

Iva in agenzia, la Corte Ue verso la sentenza

La Corte di Giustizia europea potrebbe pronunciarsi già a inizio marzo sull'applicazione dell'Iva nelle agenzie di viaggi in 8 Paesi, Italia inclusa.

L'accusa della stessa Ue, risalente ai primi mesi del 2011, era di "errata applicazione dell'imposta, tale da creare una distorsione della concorrenza". È quanto riporta nexotur.com, facendo riferimento alla Spagna, tra gli stati all'esame della Corte insieme a Portogallo, Francia, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca e Finlandia.

Dovrebbe essere il 6 marzo la data esatta dell'udienza, cioè al termine dell'iter, con la presentazione delle istanze di tutte le parti in causa, precisa ancora la testata trade online spagnola.

Il processo era iniziato nel 2006, quando la Commissione europea aveva indagato sull'applicazione dell'Iva in tutta l'Unione europea e scoprendo che in 13 stati la modalità non era corretta. Dopo l'avviso scattato da Bruxelles, soltanto la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, Cipro, l'Ungheria e la Lettonia hanno modificato la propria legislazione per conformarsi alla normativa comunitaria, mentre altri 8 Paesi, tra cui l'Italia, hanno ignorato le richieste mantenendo inalterata la propria interpretazione.

Comportamento che aveva indotto l'Ue a denunciare questi Stati alla Corte di giustizia europea. L'applicazione della tassa contiene disposizioni speciali per gli agenti di viaggi nella vendita di pacchetti, che permette di semplificare l'applicazione dell'imposta tenendo conto che diversi servizi di viaggi tutto compreso possono essere ubicati in Paesi diversi e, pertanto, soggetti a regole diverse sull'Iva.

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