• 26/08/2025 15:49

La Spagna vuole ridurre l’orario di lavoro: agenzie di viaggi in allerta

Agenzie di viaggi spagnole in allerta dopo la notizia dell’approvazione, da parte del Governo, del progetto di legge per la riduzione dell’orario di lavoro a 37,5 ore settimanali. Secondo le stime della Confederazione Spagnola delle Agenzie di Viaggi - Ceav, infatti, senza una riduzione in proporzione del salario l’impatto diretto del provvedimento sul settore potrebbe essere addirittura di 6 milioni di euro l’anno, solo in costi del personale.

Ceav e il sindacato Valorian hanno recentemente firmato il contratto collettivo delle agenzie di viaggi in materia salariale che, oltre ad approvare un aumento del 3% per il 2025, include anche il pagamento per il lavoro festivo, con effetto retroattivo dal 1º gennaio, la limitazione della compensazione e dell’assorbimento per i livelli più bassi (24.200 euro) e l’adeguamento del testo al Decreto Reale 1026/2024, dell’8 ottobre, che sviluppa il piano complessivo delle misure per l’uguaglianza e la non discriminazione delle persone Lgtbq nelle imprese.

“L’adeguamento dell’orario di lavoro senza una riduzione proporzionale dei salari - spiega a Hosteltur Mercedes Tejero, responsabile Ceav - implicherebbe un aumento del costo orario, con un rincaro medio stimato dei costi salariali del 6,5% per l’intero settore turistico”.

Il rischio è che i costi aggiuntivi vengano caricati sulle spalle dei consumatori, “generando tensioni inflazionistiche e incidendo negativamente sulla domanda”.

La riduzione dell’orario di lavoro avrebbe anche effetti sulla contrattazione collettiva, “poiché non potremo applicare questo costo di 6 milioni di euro a questioni economiche che normalmente si negoziano in un contratto” ha sottolineato Tejero.

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