- 09/07/2025 15:52
Truffa in Sicilia,FTO e Maavi:“Siamo parte lesa”
“Chi lavora nel turismo organizzato ha una missione chiara: realizzare sogni e far vivere momenti di felicità. Quando si verificano episodi come questo è una sconfitta per tutti. Non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio, ma di fronte a vicende del genere tutto il settore ci rimette e diventa parte lesa”. Così Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto-Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, in merito alla truffa scoperta qualche giorno fa ai danni di un gruppo di viaggiatori della Sicilia orientale. Protagonista un’agenzia di viaggi, che ha incassato denaro per crociere mai effettivamente prenotate, per poi cessare l’attività senza onorare gli impegni presi. “Anche se non si trattava di un nostro iscritto - precisa Milani - ci mettiamo a disposizione per supportare i malcapitati e fornire tutte le informazioni utili sulla normativa di riferimento”.
“Paradossale penalizzare un intero comparto”
Milani tiene comunque a ribadire l’importanza di affidarsi a imprese che, spiega, sostengono costi significativi per assicurazioni e fondi di garanzia a copertura della propria eventuale insolvenza: “Strumenti - sottolinea - che rappresentano un unicum nel panorama economico italiano. Solo il turismo organizzato offre ai clienti una tutela così strutturata”.
“Sarebbe paradossale - commenta - penalizzare l’intero comparto per un singolo episodio e spingere i viaggiatori verso il ‘fai da te’ che peraltro aumenta i rischi di truffe e priva di sicurezza e assistenza professionale quando si organizzano viaggi in Italia e nel mondo. Ecco perché ci amareggiano le dichiarazioni di pseudo-osservatori che speculano sulle disgrazie altrui, alla ricerca disperata di un briciolo di visibilità”.
Analoga la posizione di Maavi, che difende la categoria dagli attacchi di chi arriva a suggerire ai viaggiatori il fai-da-te: “È fondamentale - scrive in una nota, riferendosi a una trasmissione televisiva di ieri in cui si parlava appunto di questa truffa - che venga chiarito che non si può continuare a fare comunicazione generica e confusionale, assimilando tutte le agenzie di viaggi, arrivando addirittura a sollecitare i consumatori verso acquisti in proprio online, come il signor Adinolfi ha più volte ripetuto, sottolineato e consigliato, come se tutte le agenzie di viaggi siano inaffidabili ed imprecise”.
Necessario un registro pubblico delle adv
“Da anni - aggiunge Milani - chiediamo con forza l’istituzione di un registro pubblico, operativo e accessibile, delle agenzie di viaggi in regola, un presidio di trasparenza a beneficio di tutti i cittadini. Finalmente, grazie al proficuo dialogo con il ministero del Turismo, questo strumento è in fase di realizzazione e ci auguriamo che sarà presto operativo. Nel frattempo - prosegue Milani - abbiamo sostenuto con convinzione tutte le iniziative interne alla filiera che puntano alla piena legalità, come quella dei tour operator di collaborare esclusivamente con agenzie in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Allo stesso modo, abbiamo sollecitato le istituzioni affinché l’erogazione dei contributi pubblici fosse subordinata alla verifica dell’effettivo possesso delle garanzie, fin dal 2019”.
“È importante - gli fa eco Maavi - ricordare alla gente che, dovrebbe essere il Ministero del Turismo a pubblicare chiaramente un albo nazionale ufficiale e garantito, come chiediamo oramai da cinque anni, consultabile e che possa garantire i consumatori sulla correttezza e certezza dei propri acquisti”.