• 10/11/2025 14:30

Ryanair, la cartad’imbarco digitalescatena polemiche

Non si placano le polemiche sulle carte di imbarco digital only di Ryanair. La compagnia ha infatti comunicato che da mercoledì 12 novembre i passeggeri dovranno presentarsi in aeroporto con la carta di imbarco solo digitale scaricata sulla app del vettore, pena il pagamento di un supplemento salato. Non verranno più accettate, quindi, le carte di imbarco stampate su carta.

Le associazioni di consumatori, già allarmate quando il vettore aveva dato la notizia, all’avvicinarsi della scadenza continuano a sottolineare come il provvedimento non potrà che penalizzare i consumatori.

“Va bene digitalizzare i servizi e limitare il ricorso alla carta, ma deve essere sempre data una alternativa gratuita ai consumatori – dice il Codacons in una nota –. Chi ha difficoltà con l’uso degli strumenti digitali e non riuscirà a scaricare sul proprio telefonino la carta di imbarco, e più in generale chi si recherà in aeroporto sprovvisto del documento di imbarco digitale, perché ad esempio ha acquistato il biglietto tramite un intermediario, dovrà sempre avere la possibilità di ottenere la carta di imbarco direttamente in aeroporto e senza costi aggiuntivi. La transizione verso il digitale non può avvenire con misure imposte dall’alto e con limitazioni dei diritti degli utenti, ma deve essere un percorso in cui i consumatori sono guidati e accompagnati senza essere puniti o penalizzati”.

Sottolinea invece il pesante costo dell’eventuale supplemento Assoutenti. “In base al tariffario pubblicato online dalla stessa compagnia, il supplemento ammonta a 55 euro per tratta a viaggiatore a titolo di “tassa check-in” in aeroporto (30 euro per i voli dalla Spagna, 40 euro per i voli dall’Austria), un costo superiore a quello di molti biglietti venduti dall’operatore – dice l’associazione -. Siamo favorevoli all’eliminazione dei documenti cartacei per evitare sprechi e danni all’ambiente, ma l’imposizione di Ryanair e l’applicazione di tasse per chi non si adegua rappresentano un danno per i consumatori. Imporre loro un balzello che può arrivare a superare anche di molto il costo del biglietto aereo è ingiusto, e la compagnia deve garantire maggiore flessibilità e maggiore equità nelle proprie politiche tariffarie”.

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