• 24/12/2025 08:30

Tutti contro Ryanair:il vettore sotto la lente

Una relazione impossibile. All’inizio della scorsa estate, l’operazione Tad sembrava aver finalmente disteso i rapporti tra Ryanair e la distribuzione italiana. Una distensione durata poco. Nelle ultime settimane, infatti, nuove tensioni legate alle pratiche commerciali del vettore irlandese hanno riacceso uno scontro che il settore sperava di essersi lasciato alle spalle. Ad alimentare i contrasti è arrivata nelle ultime ore la sanzione inflitta alla low cost dall’Antitrust per “abuso di posizione dominante”.

Secondo l’Agcm tra il 2023 e il 2025 la compagnia aerea guidata da Michael O’Leary avrebbe messo in atto “una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile e/o economicamente o tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggi, Ota e fisiche”. Un pronunciamento accolto con favore dalle associazioni di categoria del trade, che da anni denunciano le difficoltà operative imposte dal vettore. Segnalazioni che, più di recente, hanno riguardato anche l’operazione Tad: nel corso dell’istruttoria, infatti, Fiavet ha evidenziato il mancato rispetto della parity rate da parte della compagnia.

Si riaccendono le tensioni

Dai toni concilianti della scorsa estate si è così passati, nel giro di pochi mesi, a un nuovo fronte di scontro.

“Ci aspettiamo che ora il vettore dia seguito a quanto disposto dall’Autorità, ponendo tutte le agenzie di viaggi realmente in una condizione di reale parità operativa”, afferma in una nota la vice presidente vicaria di Fiavet Confcommercio, Luana De Angelis. “Tramite il portale dedicato Tad, la vendita della biglietteria deve avvenire alle medesime condizioni riservate ad un acquirente diretto. I cittadini hanno diritto di rivolgersi a un’agenzia di viaggio e accedere alle stesse tariffe e agli stessi voli senza l’obbligo di passare per l’account My Ryanair”.

Sulla stessa linea il presidente di Fto-Confcommercio, Franco Gattinoni, secondo cui “la sentenza sull’abuso di posizione dominante a carico di Ryanair richiama al rispetto delle regole di concorrenza e al principio della par condicio operativa per tutti gli operatori della filiera turistica”.

Più dure le parole del presidente di Aiav, Fulvio Avataneo: “L’Autorità ha chiarito che il mercato non può essere governato per saturazione e interdizione. Quando un operatore dominante utilizza leve tecnologiche e contrattuali per estromettere l’intermediazione, non sta efficientando il sistema: ne sta alterando l’equilibrio concorrenziale”. Mentre Adv Unite rivendica il contributo fornito alle indagini, esprimendo “soddisfazione per la nostra piccola associazione di agenti di viaggi, che insieme ad altre grosse associazioni ha presentato all’Antitrust la richiesta di procedura irregolare nei confronti di Ryanair per per abuso di posizione dominante”.

Le Ota e la risposta della low cost

Alla distribuzione tradizionale si affianca sorprendentemente anche il fronte delle Ota: “Questa sentenza conferma pienamente la posizione sostenuta da tempo da eDreams ODIGEO”, afferma il gruppo in una nota, sostenendo che “Ryanair ha sfruttato la propria posizione dominante per orchestrare una strategia sofisticata di coercizione dei concorrenti con mezzi illegali”.

Dal canto suo la low cost annuncia battaglia e rende noto di aver già “incaricato i propri legali di presentare ricorso immediato sia contro la sentenza bizzarra/infondata, sia contro la sanzione di 256 milioni di euro, ingiustamente irrogata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”.

Resta ora da capire se l’intervento dell’Antitrust riuscirà davvero a ridefinire gli equilibri tra Ryanair e la distribuzione o se il ricorso annunciato dal vettore darà il via all’ennesimo braccio di ferro.

Condividi questo articolo