• 03/10/2005 12:06

Malgrado il decreto sui requisiti di sistema, ad Alitalia mancherebbero 170 mln di euro per far quadrare i conti (2)

Il decreto sui requisiti di sistema del tarsporto aereo potrebbe non bastare a risolvere tutti i problemi di Alitalia. E soprattutto il suo problema costi. Quelli del petrolio, ad esempio, avrebbero aggravato i conti 2005 dell'Alitalia per circa 400 milioni. Nonostante un intervento sui costi operativi che dovrebbe aver consentito circa 150 milioni di risparmi, per rispettare gli impegni di risanamento e convincere le banche a garantire la ricapitalizzazione, occorre un aggiornamento del piano industriale nell'ordine di circa 250 milioni. Ipotizzando che il decreto sui requisiti di sistema possa portare benefici nell'ordine di un'ottantina di milioni, il management deve mettere in campo altri tagli per 170 milioni. E se, come sembra, l'unico costo sul quale agire e' il costo del lavoro, Alitalia sarà costretta a chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori. Comunque, visto che è ancora il corso lo smaltimento dei 3.690 esuberi concordati lo scorso anno, è ben difficile che i sindacati accettino ulteriori riduzioni di personale o altri interventi di contenimento del costo del lavoro. Riguardo all'operazione Alitalia Service, secondo quanto si legge su un quotidiano, i sindaci dell'aviolinea avrebbero sollevato dei dubbi sulle valutazioni dell'Alitalia riguardo agli asset che verrebbero conferiti ad Alitalia Service. E analoghe perplessità sarebbero state avanzate dalla società guidata da Maurizio Prato che pur avendo già firmato una lettera d'intenti non sembra condividere le valutazioni fatte da Alitalia anche sui valori dei contratti di fornitura dei servizi che Alitalia Service dovrà fornire ad Alitalia Fly. Riguardo alla ricapitalizzazione, pur non essendo stato raggiunto alcun accordo tra Deutsche e Banca Intesa, l'istituto di credito tedesco - secondo alcune indiscrezioni - sembra che abbia avviato i primi contati con Consob per stabilire le linee guida del prospetto sull'aumento di capitale. Riguardo a Banca Intesa, ufficialmente si e' riservata di prendere una decisione dopo aver esaminato il nuovo piano industriale, ma alcune fonti giornalistiche sostengono che non sia piu' molto interessata all'operazione

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