• 07/10/2020 17:16

Alitalia, 260 mln in cassa:l’allarme di Leogrande

"Mi permetto di sollecitare un intervento affinché il percorso di trasferimento alla newco si acceleri il più possibile e si compia in tempi brevi". I toni sono moderati, ma l’appello è pressante e arriva direttamente dal commissario straordinario Giuseppe Leogrande. Dopo settimane la nuova Alitalia non vede ancora la luce per lo stallo sulle nomine nel consiglio di amministrazione e il rischio di andare troppo lunghi e arrivare in ritardo quando partirà la ripresa è sempre più alto.

La bomba a orologeria
Però Leogrande va oltre e in audizione in Commissione Trasporti e Attività produttive lancia l’allarme: la compagnia ha in cassa soltanto 260 milioni. Una cifra che, come sanno gli addetti ai lavori, sottolinea Repubblica.it, significa quasi nulla per affrontare autunno e inverno. Tra l’altro non una bassa stagione qualsiasi, ma la peggiore di sempre come stanno sperimentando tutti gli attori del settore e come stanno certificando le cifre della Iata (77 miliardi di perdite nel secondo semestre a livello mondiale).

L’analisi
Nel resoconto fatto dal commissario straordinario emerge che "Alitalia rappresenta un grande problema che riguarda le famiglie dei lavoratori, l'economia del territorio, lo sviluppo del principale hub del Paese, Fiumicino, e la mobilità del Paese. È quindi responsabilità di tutti fare il possibile per trovare una soluzione". E ha poi incalzato: "È responsabilità di tutti noi fare quello che si può fare per spingere a una soluzione che il Governo ha già messo in termini di legge, ma che io mi permetto di sollecitare affinché il passaggio riguardante il trasferimento dell'azienda venga accelerato e abbia compimento in tempi possibilmente più brevi possibili".

Leogrande ha poi rivelato che è stata presentata una nuova istanza per ottenere una seconda tranche di fondi, dopo i 199 milioni approvati dalla Ue. Milioni, questi ultimi, relativi al periodo fino al 15 luglio ma con l’ok della Commissione a un secondo finanziamento per il periodo successivo, che in qualche modo per il trasporto aereo sarà ancora più duro.



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