• 03/03/2021 17:56

Ryanair adesso ci crede La fiducia di O’Leary

Un segnale di fiducia e di speranza. Che non è cosa di poco conto in questi frangenti. E a darlo è uno che in materia di profezie e semplici previsioni ha abituato tutto il mercato del trasporto aereo, anche se gran parte delle volte in termini negativi, ovvero il ceo di Ryanair Michael O’Leary.

Torna allo scoperto il top manager della low cost e lo fa in occasione della presentazione della situazione finanziaria della compagnia alla vigilia della chiusura dell’anno fiscale 2020-2021, fissata al 31 marzo. Una chiusura che per la compagnia sarà accompagnata da un dato mai visto prima, con un rosso da circa 850 milioni di euro.

La fine del tunnel
Ma Michael O’Leary coglie anche l’occasione per dire che, in effetti, questa volta siamo arrivati alla fine della lunga discesa e che la prossima estate ci sarà davvero l’inversione di tendenza tanto attesa. Non solo. Si spinge oltre fino ad azzardare che nel prossimo esercizio Ryanair potrà anche riuscire a raggiungere il break even o almeno andarci molto, molto vicino.

I dati
O’Leary lascia dunque da parte le polemiche che hanno accompagnato gli ultimi mesi nei confronti degli aiuti di stato piuttosto che le politiche dei Paesi che ostacolano la libera circolazione della popolazione. E si concentra su quello che intende fare la compagnia aerea. Non entra nei dettagli del network, ma anticipa che nel corso dei mesi estivi, da luglio a settembre, il volume di traffico risalirà fino al 60-70 per cento rispetto al 2019. Un dato che deriva dall’andamento delle prenotazioni e dalla convinzione che l’avanzamento del processo di vaccinazione rimetterà in moto la macchina, nell’interesse di tutti.

Quanto poi alla successiva stagione invernale il peggio sarà ormai alle spalle e si ripartirà con un trend di traffico se non ai livelli precedenti almeno all’80 per cento. Che per l’intero comparto oggi rappresenta un sogno.

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