• 01/06/2012 10:28

Lo sviluppo internazionale di Delta parte da Atlanta

“Il nuovo terminal è la porta di accesso di Atlanta al mondo”. Richard Anderson, ceo di Delta Air Lines, saluta così la nuova area dedicata al traffico internazionale nello scalo della città americana. “L’apertura del nuovo terminal - ha proseguito il ceo del vettore - fa parte di un piano di investimenti e di espansione da tre miliardi di dollari, che riguarderà strutture, prodotti e tecnologie”.

Ma la strategia della compagnia americana guarda anche a conquistare i nuovi mercati. Il mirino di Delta è puntato soprattutto sui Paesi dell’America Latina (e all’Argentina in particolare), verso cui il vettore intende potenziare alleanze e rotte. Ma anche su Asia e mercati emergenti come la Nigeria, per la quale lo stesso Anderson ha confermato l’intenzione di valutare la possibilità di rafforzare i collegamenti. C’è, però, un progetto su tutti: “Il passo più importante - ha sottolineato Anderson - sarà quello di facilitare e snellire le procedure per consentire ai cittadini non americani il permesso per entrare nel nostro Paese”.

L'attenzione all'Europa
Senza dimenticare, ovviamente, i partner del Vecchio Continente con cui Delta intende mantenere dei “rapporti molto saldi e importanti” ha precisato il ceo. Il riferimento è a Air France-Klm e Alitalia. Proprio in Italia, a partire dal 25 maggio, Delta ha riattivato i suoi voli diretti stagionali verso destinazioni che risultano essere tra le mete preferite degli americani per il turismo nel Belpaese. E se, nel corso dell’evento, i vertici di Delta hanno sottolineato più volte il valore che attribuiscono all’Europa e alla joint venture con Alitalia e Air France-Klm, per ora non sono previste espansioni in Europa. “In questo momento stiamo a vedere come si evolverà la situazione europea” ha spiegato Anderson.

Intanto, Delta ha per le mani un progetto di grandi proporzioni, che si protrarrà fino al 2013 e spazierà dal rinnovo degli aeromobili a miglioramenti tecnologici e infrastrutturali. Dopo l’ampliamento dell’hub di Atlanta, il vettore sta, infatti, lavorando ad ampliare e ad apportare migliorie nello scalo di New York Jfk, oltre a Los Angeles, Seattle e Salt Lake City. E non solo. Per proteggersi dalle oscillazioni del petrolio, infatti, Delta si è mossa con una strategia insolita nel mondo delle compagnie aeree: l’acquisizione di una raffineria di petrolio vicino a Philadelphia con un investimento da 150 milioni di dollari. E se l’intenzione è di produrre carburante da utilizzare per i propri aeromobili, non si esclude che l’ingegnosità di Delta possa prevedere anche di metterlo in vendita.

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