• 19/09/2013 12:29

Alitalia, le operazioni di re-hubbing e i timori per Torino

Il re-hubbing di Alitalia deve ancora entrare nella sua fase operativa e già si delineano le prime conseguenze.

Le manovre per focalizzare l’operatività su Roma, che dovrebbero prendere il via da ottobre, potrebbero infatti portare a delle modifiche per le basi regionali su cui sinora Az aveva scommesso, in primis lo scalo di Torino.

Da parte della compagnia arrivano comunque rassicurazioni sul fatto che "Az non ha intenzione di abbandonare Torino, anzi – fanno sapere dal vettore -; semplicemente a seguito del re-hubbing sul Leonardo Da Vinci alcuni aeromobili che ora dormono a Caselle, faranno l’over night a Roma. Ma gli impegni sul capoluogo piemontese rimangono e non verranno modificate né la capacità né l’offerta sul mercato".

Anche da parte di Sagat, attraverso una nota, giungono conferme sul fatto che Az rimarrà a Caselle: "È in corso un tavolo aperto di trattative riservate tra Alitalia e Sagat con l'obiettivo di confermare e sviluppare la presenza della compagnia di bandiera su Caselle – si legge nel documento -. La prossima settimana è previsto un incontro con Alitalia per definire i contenuti dell'accordo riguardanti la base di Torino attraverso un'offerta tecnica attrattiva per la permanenza e lo sviluppo del vettore".

Puntualizzazioni che arrivano a seguito di un allarme sollevato in questi giorni da alcuni quotidiani. LaStampa e Repubblica hanno infatti pubblicato anche il contenuto di una lettera inviata da Az al proprio personale basato al Pertini di Caselle, invitandolo “esprimere entro il 30 settembre la preferenza per una dele altre basi del gruppo”.

Un invito che ha innescato una serie di timori per l’ipotesi di abbandono dello scalo piemontese da parte di Az, che sarebbe un colpo di grazia per i risultati non esaltanti registrati proprio da Torino. L’aeroporto ha infatti fatto segnare un -12 per cento di passeggeri rispetto allo scorso anno.

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