• 25/09/2013 11:16

Alitalia resta sola

Per Alitalia si apre l'ennesima corsa contro il tempo.

Alla vigilia del cda che si annuncia cruciale per le sorti della compagnia, il vettore si trova di fronte a una situazione di stallo pericolosa, considerando l'andamento dei conti e la situazione debitoria; le anticipazioni parlano di un peggioramento che potrebbe costringere l'azienda a prevedere una nuova ricapitalizzazione, forse da 200 milioni di euro, secondo quanto ipotizzato da Il Sole 24 Ore.

A fronte di questo quadro, intorno ad Alitalia si sta assistendo a una vera e propria fuga da parte degli investitori, proprio quando sembrava che una soluzione 'straniera' fosse ormai alle porte. Dal quartier generale di Abu Dhabi, il ceo di Etihad James Hogan ha fatto sapere di non essere interessato a mettere mano al portafogli per Az. Almeno per ora. La compagnia del Golfo vuole continuare a perseguire investimenti in giro per il mondo, ma guarda a prospettive profittevoli. E quella di Alitalia, al momento, non sembra rispecchiare il modello.

Decisa frenata anche sul fronte franco-olandese. Solo pochi giorni fa rumors di mercato davano per imminente l'annuncio di una scalata fino al 50 per cento delle quote da parte di Air France-Klm: il consiglio di amministrazione di lunedì a Parigi avrebbe invece optato per una verifica preventiva, ponendo alla controparte italiana condizioni dure sulla ristrutturazione del debito e sull'assetto societario. Una prospettiva che starebbe mettendo sul chi va là anche la politica italiana, già alle prese con la maldigerita cessione agli spagnoli di Telecom.

Sul fronte interno molti degli azionisti premono per liberarsi di un vincolo tutt'altro che redditizio. Non è un caso che nell'ultima ricapitalizzazione dei 150 milioni previsti solo 95 sono alla fine arrivati nelle casse. Senza dimenticare le voci, poi smentite, di una possibile uscita di scena del presidente Roberto Colaninno.

Domani sarà il giorno della verità. Non resta che attendere.

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