• 26/07/2022 14:01

Arnaboldi, Frette: "Così sviluppiamo il business dei cinque stelle"

“Quella degli alberghi è una vetrina straordinaria che stiamo coltivando con la massima cura, anche perché si rivolge al cliente che più ci interessa, ovvero quello che ama il lusso a tutti i livelli”. Filippo Arnaboldi, il ceo di Frette, spiega in questi termini l’intenzione dell’azienda - famosa in tutto il mondo per la biancheria della casa - di espandere il nuovo ramo di sviluppo negli alberghi a cinque stelle.

“Per noi - spiega il ceo in un’intervista a Repubblica - il settore Hotellerie rappresenta ora il 30% del business; a seguire abbiamo un 20% che otteniamo dai Department Store. Un altro 15% è frutto delle vendite online e il rimanente 35% viene realizzato con i negozi. Che sono 140, di cui 25 a gestione diretta”.

Le collaborazioni di Frette vanno dal Mandarin al Romazzino, dal St. Regis al Belmond e Cheval Blanc a Parigi.

L'idea del Museo
Intanto a Concorezzo, vicino a Monza - dove nel 1862 è nata l’azienda - Arnaboldi ha avviato il progetto di realizzare il Museo Frette. “Vogliamo creare un nuovo quartier generale - conclude - dove far conoscere il nostro patrimonio fatto di cataloghi straordinari e di documenti d’archivio che ricostruiscono la storia dell’azienda”.

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