- 07/10/2022 14:23
Alberghi della Valtellina: "Nessuna chiusura nella stagione invernale"
Preoccupati, ma non disperati. I proprietari delle strutture alberghiere della Valtellina hanno già messo in conto una riduzione dalla marginalità prodotta dalla stagione turistica invernale, senza rinunciare, però, si legge su Hotelmag, agli investimenti di adeguamento e rinnovo richiesti dall’attuale crisi energetica.
“Le ultime bollette sono già triplicate – spiega Roberto Galli, presidente di Federalberghi Sondrio e titolare di Erre&Gi Group -, e attendiamo con il fiato sospeso le notifiche di novembre. Ciononostante tutti hanno dichiarato di voler riaprire nei mesi invernali, reputando la sospensione della propria attività più grave di qualsiasi rincaro. Va considerato che, nella nostra area, l’attenzione è focalizzata più sui costi del gasolio, che del gas; abbiamo tuttavia la sensazione che le istituzioni non stiano comprendendo la complessità del nostro mercato e il maggior timore è di finire penalizzati più di altri, proprio come capitato lo scorso anno col Covid”.
Pensare che un cliente accetti di trascorrere il soggiorno in montagna in una struttura mal riscaldata, o di festeggiare in località che hanno in parte dichiarato di rinunciare alle luminarie natalizie (in polemica con diversi operatori), può già influire pesantemente sulle prenotazioni. “È indubbio che l’attuale crisi abbia accelerato fra noi il processo di adozione di impianti a energia rinnovabile – aggiunge Galli -, ma i consumi richiesti delle attività turistiche in montagna necessiteranno anche in futuro di diversificazione delle fonti. L’unica speranza cui aggrapparsi, se la situazione dovesse peggiorare, sarebbero dei cospicui sostegni economici dal governo”.