- 09/12/2025 15:53
Imu, per gli hotel un conto da 837 milioni all’anno
Ha un conto di circa 418,4 milioni di euro il saldo dell’Imu per il comparto alberghiero, in calendario per martedì 16 dicembre. Secondo il Centro studi di Federalberghi, il totale annuo dell’Imu versato dal comparto alberghiero sarà di circa 837 milioni di euro.
Inoltre, elaborando i dati forniti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, emerge che le 67.465 unità immobiliari appartenenti al gruppo catastale “D/2” (alberghi e pensioni), pur rappresentando solo lo 0,10% dei 68 milioni di immobili censiti in catasto che producono reddito, hanno una rendita catastale superiore a 1,2 miliardi di euro, pari al 3,12% del totale.
“Un conto salato - dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - reso ancor più indigesto dagli aumenti dell’imposta di soggiorno sanciti recentemente dal disegno di legge di bilancio e dal decreto economia nonché dal fatto che l’imposta si paga anche per i periodi in cui le strutture ricettive sono chiuse o comunque vuote o utilizzate in minima parte”.
A partire dal periodo d’imposta 2022 l’Imu è integralmente deducibile dal reddito d’impresa. “Si tratta di una misura apprezzabile, ma si può e si deve fare di più – aggiunge Bocca -. Chiediamo allo Stato e ai Comuni di tener conto delle oscillazioni stagionali dell’attività, fissando esclusioni o riduzioni dell’imposta per i periodi dell’anno in cui la struttura non produce reddito. Chiediamo inoltre di assicurare parità di trattamento tra tutti i soggetti che operano sullo stesso mercato, applicando i medesimi parametri, sia per l’Imu sia per la Tari, a tutti gli immobili destinati all’accoglienza dei turisti, a prescindere dalla classificazione catastale”.